L’angolo del diritto: i pericoli quando si diventa eredi

iustitiaAl giorno d’oggi, nel pieno della crisi economica, in un susseguirsi di provvedimenti economici restrittivi, tra il crescere della disoccupazione da un lato e l’aumento dell’imposizione fiscale dall’altro ricevere un‘eredità – a prescindere dai fatti luttuosi ad essa collegati – non è  detto debba rappresentare necessariamente una fortuna.
Anzi, proprio in questa circostanza, è più che mai necessario prestare una grandissima attenzione a come comportarsi.
Normalmente si diventa “chiamati all’eredità” al momento dell’apertura della successione (e cioè al momento della morte) e, da quel giorno per la legge si è considerati eredi in attesa di accettazione.
I pericoli per chi si trovi in questa situazione, sono dovuti al fatto che la legge considera alcuni comportamenti che una volta posti in essere sono tali da produrre effetti, automaticamente e indipendentemente dalla buona fede di chi li ha attuati magari ritenendo di poter agire in un certo modo in attesa di decisioni future.
L’erede dovrà quindi guardarsi dal prelevare somme in banca, sia pure su un conto cointestato che erano nella disponibilità del defunto. Qualsiasi impossessamento di somme di denaro appartenenti a quest’ultimo viene considerato dalla legge come accettazione tacita dell’eredità, con la conseguenza negativa di vedersi accollare da quel momento in poi anche eventuali debiti ereditari. Lo stesso dicasi nel caso in cui l’erede incassi assegni intestati al defunto o accetti rimborsi a nome di quest’ultimo, a qualunque titolo pervenuti, anche a mezzo posta, o in generale accetti beni mobili appartenuti al morto, in qualunque modo pervenuti.
In ogni caso, la miglior cosa da fare, se l’erede ha buoni motivi per credere o ritenere che l’eredità possa celare debiti di una certa rilevanza, è di decidere di accettare solo in un secondo momento (cosiddetta accettazione con beneficio d’inventario), prendendo visione prima, in modo dettagliato, della reale consistenza della massa ereditaria e dei singoli debiti presenti in essa.
Per tutti è quindi buona norma che in caso di eredità prima di compiere atti irreparabili, si faccia bene attenzione per evitare di vedersi accollare debiti prima sconosciuti, per il solo fatto di aver posto in essere azioni che di per sé sembrano normalissime, ma che potrebbero poi invece in un secondo momento, ossia una volta compiute, costare assai care.

 Avvocato Luigi Marchitto