L'acqua è la vita

AcquaL’acqua abbonda sul nostro pianeta; elemento fondamentale, è all’origine della vita sulla Terra; infatti il  corpo umano è composto da circa il 60 % di acqua, e senza bere si potrebbe sopravvivere solo tre giorni.
Bisogna, dunque, che tutti abbiano a cuore la conservazione e la purezza dell’acqua, preziosissima sostanza, alimento  essenziale per la vita sebbene elemento semplice, composto da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.
In Paesi  come il nostro basta aprire il rubinetto per averne in abbondanza; qualcuno però pensa che l’acqua di casa non sia buona né sicura da bere.
È vero, l’acqua può essere portatrice di contaminazioni nocive; il moderno homo hygienicus per dissetarsi ha perciò escogitato due modi alternativi: o compra minerale in bottiglia o usa sistemi filtranti per l’acqua di rubinetto.
Il consumo di acqua minerale aumenta esponenzialmente: la metà degli italiani beve acqua imbottigliata; primi tra i consumatori europei, hanno a disposizione un’ampia scelta: sul mercato sono presenti oltre 300 marche diverse.
L’acqua imbottigliata ha un costo di molto superiore a quella di rubinetto, senza contare il costo della bottiglia in vetro o in plastica, realizzata in polietilene tereftalico (PET), che comunque ha un notevole impatto sull’Ambiente, sebbene venga riciclato in parte.
Altro punto a favore dell’acqua di rubinetto è che viene sottoposta ad analisi ogni tre mesi, mentre la minerale viene sottoposta a controlli una sola volta l’anno
L’acqua minerale, benché sia imbottigliata in un materiale idoneo al contatto alimentare, non è certo conservata in modo ottimale: una volta imbottigliata, rimane ferma o stoccata, magari al sole, per mesi. Perciò, pura all’origine, può degradare e acquistare una carica batterica nociva.
Anche chi preferisce purificare l’acqua ha ben da scegliere.  Ci sono vari sistemi: l’acqua si può filtrare con il carbone attivo, si possono usare addolcitori, brocche filtranti o ricorrere alla microfiltrazione.
Nella cosiddetta pratica di purificazione dell’acqua va comunque sottolineato che non vengono eliminati batteri, anzi, in alcuni casi la sedimentazione può favorirne la proliferazione. Senza contare che un’acqua molto addolcita potrebbe corrodere le tubature.
E poi, bisogna anche mettere in conto lo spreco d’acqua: per ottenere un litro di acqua osmotizzata ne servono almeno 5. Inoltre l’acqua alla fine del processo diventa praticamente distillata e perciò depauperata di elementi nutritivi importanti, come magnesio e calcio. Di contro è altrettanto nocivo l’arricchimento di altri elementi come potassio e sodio.
L’acqua purificata in fin dei conti non è altro che acqua d’acquedotto sottoposta ad alcune operazioni di demineralizzazione e di declorizzazione.
Il cloro, dosato in basse concentrazioni, non ha effetti tossici per l’uomo; per lasciare che questo elemento sedimenti naturalmente è sufficiente lasciar riposare l’acqua in una qualsiasi brocca, senza usare prodotti chimici proposti dal grande business della purificazione.
Oltretutto i filtri col tempo deteriorano e possono rilasciare sostanze dannose come l’ammonio; senza contare che a volte peggiorano la qualità dell’acqua, perché non filtrano l’arsenico, ad esempio. Anche i filtri esausti sono un problema per l’Ambiente, in quanto non riciclabili.
I sistemi filtranti hanno un costo che va dai 20 euro fino ai 3mila dei dispositivi più complessi; spesso si comprano sistemi di filtrazione per ridurre la presenza di calcare, ma anche la giusta quantità di calcio è necessaria all’organismo.
Sebbene una pubblicità accattivante ci presenti i sistemi filtranti come indispensabili, simpatici –  vogliamo mettere lo sfizio di bere acqua alla spina?!? – sono in corso studi per verificarne l’effettiva idoneità.
Sfortunatamente le campagne pubblicitarie non vengono utilizzate per valorizzare l’acqua che esce dai rubinetti delle nostre case:  non viene promossa né propagandata e perciò i consumatori sono poco informati.
Ad esempio la differenza di gusto tra acqua minerale e di acquedotto è minima; un test di Legambiente ha evidenziato che  meno di 2 italiani su 10 sono stati in grado di riconoscere la differenza.  L’acqua purificata invece ha un retrogusto amarognolo.
In certi ristoranti a la page succede pure di trovare una carta delle acque minerali, come quella dei vini. Che sia una moda o altro, ormai è consentita anche la vendita dell’acqua di rubinetto imbottigliata, acqua da tavola, acqua potabile in bottiglia, in bottiglia naturale o con aggiunta di anidride carbonica, acqua purificata, acqua naturale minerale, acqua di sorgente, acqua di falda, e così via.
Peccato che né il menu delle acque né le etichette delle bottiglie diano informazioni comprensibili e, soprattutto, utili per salvaguardare la salute del consumatore.
Notizia di questi giorni, sono stati arrestati in Liguria i venditori di un miracoloso prodotto americano potabilizzatore d’acque, lanciato nel 2006 via Internet nel commercio mondiale. Viene venduto tutt’ora attraverso un sistema privato di multilevel marketing, e promette benefici fantastici, panacea contro svariate malattie.
Questo miracolo americano è ipoclorito di sodio al 28% in soluzione acquosa, analogo alla candeggina, cui va aggiunto acido citrico, che ne potenzia gli effetti. V livello chimico per tossicità.
Negli Usa La Food and Drug Administration ne ha vietato l’uso dal  25 febbraio 2010.
L’ente Health Canada Advisory il 12 maggio 2010 ha dato l’alert rosso e vietato ufficialmente l’uso.
In Italia il Ministero della Salute, nell’ottobre 2010 incarica i Nas di investigare ufficialmente; in novembre viene effettuato il sequestro del prodotto su tutto il territorio nazionale. Salvo poi a ricomparire dopo 4 anni sul mercato.
Ecco l’importanza dell’informazione: i consumatori devono sapere cosa comprano, gli effetti devastanti di certi prodotti che in certi casi sono addirittura letali.
In conclusione, appare chiaro che quello dell’acqua è un business grandioso: un fatturato di miliardi di euro e l’acqua che, tra tutti i Beni Comuni, è il più necessario, in nome di una logica commerciale e di profitto si avvelena, si mercifica e si privatizza, a dispetto di tutto e di tutti.
E i cittadini si ritrovano a subire uno dei mali più insidiosi del nostro tempo.

Gianlorenzo Attanasio