La Ferrari accende i riflettori sui due Fucilieri

La bandiera della Marina Militare sulla Ferrari

 
La Ferrari domenica scorsa ha corso il Gran Premio d’India con la bandiera della Marina Militare Italiana sulla vettura come segno di solidarietà nei confronti di due soldati italiani detenuti in India.
Accusati di aver sparato a due pescatori indiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono carcerati in India da febbraio di quest’anno.
I due militari dell’unità di Fanteria di Marina italiana appartenenti al Reggimento San Marco, erano a bordo di un’imbarcazione italiana in acque internazionali nei pressi delle coste indiane quando è accaduto l’incidente. In seguito alla vicenda, le autorità indiane hanno dichiarato il “fermo” e il successivo arresto degli italiani.
La loro missione era proteggere le coste contro gli attacchi pirati, nell’ambito di un’operazione internazionale; gli indiani, però, li hanno accusati di avere ucciso due pescatori; i nostri soldati, comunque, hanno sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
Il vero pomo della discordia, e l’oggetto dello scandalo insito nella vicenda, consiste nella violazione delle leggi internazionali che impongono al Governo indiano di demandare l’indagine al Tribunale italiano; leggi internazionali che prevedono, anche che in caso di sentenza di condanna, che la detenzione venga scontata in un carcere italiano. Il Governo indiano, invece, ritiene che la legge internazionale debba essere interpretata diversamente.
I più attenti ricorderanno che otto mesi fa, cioè quando la vicenda era agli inizi, la stampa italiana sottolineò con molta determinazione la debolezza del Governo tecnico che si era da poco insediato e che sembrava dare l’impressione di essere impotente in merito a quelle vicende internazionali che non avessero una natura strettamente economico-finanziaria.
A distanza di tempo, questa valutazione sembrerebbe essere confermata, benché il Ministro degli esteri attuale, Giulio Terzi di Sant’Agata, si sia sempre mostrato fiducioso di un pronto rientro dei due soldati italiani.
Come già detto in apertura dell’articolo, l’episodio è tornato sotto i riflettori grazie alla recente decisione della Ferrari di far scendere in pista la propria vettura al Gran Premio dell’India, con il jack della Marina Militare italiana.
È evidente che la provocazione della scuderia italiana ha avuto come scopo quello di ricordare a tutti la vicenda nella speranza di fare pressione per un rientro a casa dei due soldati nel più breve tempo possibile.
Il Governo indiano, tuttavia, ha ritenuto l’iniziativa contraria allo spirito sportivo e fuori luogo.
Nonostante tutto, la Ferrari è rimasta ferma nella propria decisione.
(Fonte foto:web)

Alessio Buonomo