La Disfida dei Trombonieri

pergamena_biancaNell’antica Città di Cava de’ Tirreni soffia un vento piacevole che mitiga l’afa di luglio, rendendo ancora più piacevole lo partecipazione alle feste civiche cavensi famose in tutto il mondo per la loro elegante tradizione plurisecolare che non ha nulla da invidiare al Palio di Siena, alla Giostra del Saracino di Arezzo, alla festa medievale di Lauro di Nola, né alla Quintana e al Calendimaggio che si tengono tra Foligno e Assisi.
Cava, di origini etrusco-greche, si sviluppò in tempi più recenti intorno alla Badia benedettina.
Assurse alla dignità di Città con la bolla pontificia del 7 agosto 1394 di papa Bonifacio IX; venne ripartita in 4 distretti urbani e 8 casali o contrade: Senatore, Santissimo Sacramento, Sant’Anna, Scacciaventi, Croce, Sant’Anna all’Uliveto, Monte Castello e, a fine ottocento, Filangieri.
Le giovani studentesse Emilia di Salerno, Tonia di Fratte, Lucia di Pontecagnano, Loredana di Vietri, e poi Angela, Francesca e Carmela dei casali Filangieri, Senatore e Monte Castello, in questa piacevole giornata estiva, in attesa della tradizionale Disfida dei Trombonieri approfondiscono i fatti storici che sono all’origine delle feste cavote.
Nel lontano anno 1460, regnante a Napoli re Ferrante I d’Aragona, nel mese di luglio l’esercito aragonese mosse contro l’invasore angioino, che lo cinse d’assedio a Sarno.
Gli Aragonesi erano in una situazione di stallo e rischiavano di essere sopraffatti, quando un reparto di 500 armigeri della milizia civica di Cava de’ Tirreni capitanati dai fratelli Longo, in località La Foce colse alle spalle le truppe angioine scendendo dalla montagna che sovrasta Sarno. La battaglia durò a lungo, ma il sovrano aragonese riuscì a sganciarsi e riparare in salvo a Napoli passando per Nola.
Le truppe angioine per ritorsione attaccarono Cava. Il re aragonese mandò in rinforzo le truppe alleate albanesi di Giorgio Castriota principe di Scandeberg, che si erano già scontrate con le truppe angioine in Abruzzo, Molise e Puglia; su ordine di Ferrante I, sbarcarono ad Amalfi per aiutare i cavensi.
Il re il 13 luglio 1460 inviò una prima lettera alla fedelissima Cava de’ Tirreni conferendole al dignità di Università e promettendo esenzioni fiscali su richiesta comunale.
pergamena_bianca (1)Non avendo ricevuto nessuna richiesta, il sovrano aragonese il 9 settembre inviò una seconda missiva ribadendo le sue promesse, unitamente ad una pergamena in bianco con il sigillo regale su cui vergare le richieste.
Sul foglio non fu mai vergato alcunché; rimase alla sede comunale, dove ancora oggi si conserva la Pergamena bianca.
Onore e fedeltà comprovata nei secoli: ecco l’origine delle celebrazioni di Cava.
Delle prime feste si ha notizia nel 1657: a Monte Castello dopo l’epidemia di peste del 1656, si commemorava lo scampato pericolo ringraziando la bontà di Dio con una celebrazione religiosa; nel 1744 la celebrazione si arricchì della festa civica della Pergamena bianca con l’ausilio degli sbandieratori, trombonieri, tamburini, cavalieri, damigelle e capitani d’armi in costume quattrocentesco.
In tempi più recenti, nel 1946, sorsero le attuali compagini dei trombonieri o pistonieri, archibugieri dei vari distretti di Cava, che solo dal 1990 parteciparono come casali e non più come distretti.
tombonieriRisale al 1968 la prima gara di fuoco dei trombonieri, organizzata dall’ente Monte Castello; dal 1974 prese l’attuale nome di Disfida, una tenzone dove i trombonieri delle varie contrade si misurano per aggiudicarsi la copia d’argento della prestigiosa Pergamena bianca, simbolo di fedeltà, lealtà e coraggio per tutti i cittadini di Cava.
Il primo trofeo d’argento se l’aggiudicò il casale Senatore, che tra il 1974 e il 2011 con i suoi 100 armigeri si è aggiudicato ben 18 vittorie; si contano inoltre 10 vittorie per il Santissimo Sacramento, 8 per il borgo Scacciaventi-Croce, 3 per il casale Sant’Anna di Oliveto.
sbandieratoriLa Disfida moderna fu ideata da Luca Barba e dal dottor Raffaele Senatore; è diretta dall’A.T.S.C. (Associazione Trombonieri, Sbandieratori di Cava de’ Tirreni).
Lunedì 7 luglio la Disfida 2014 si è svolta nello stadio comunale Simonetta Lamberti, e ha visto il casale di Sant’Anna di Oliveto aggiudicarsi l’ambita Pergamena bianca grazie alla compagine dei suoi trombonieri formata sia da uomini che da donne, come il primo battaglione storico misto della Campania e dell’Italia medievale nel 1460.
Di molto antecedente, quindi, al famoso battaglione delle 400 popolane della Napoli di Masaniello del 1648.

Michele Di Iorio