L’ equilibrio tra corpo e mente

  • Post author:
  • Post category:Sport

Pon Karate2NAPOLI – Interessante programma presso l’Istituto Comprensivo Statale Teresa Confalonieri del Centro Storico sul tema Equilibrio Corpo Mente nell’ambito dei PON (Programmi Operativi Nazionali) 2013-2014, che si avvalgono di Fondi Strutturali Europei per ampliare le competenze per lo sviluppo dei giovani alunni.

Per concludere l’anno scolastico, tempo di bilanci dell’attività svolte oltre alle normali attività didattiche, le varie scuole hanno presentato l’avvenuta realizzazione dei progetti svolti in orario extrascolastico, i PON.

L’I.C. Confalonieri giovedì 29 maggio ha dato il saggio finale del suo programma, finalizzato a migliorare lo sviluppo dell’autocontrollo e l’autostima dei giovani; la disciplina proposta è stata il Karate, arte marziale di origine giapponese che da decenni in Italia si pratica in varie palestre sportive.

Le Arti Marziali consentono di controllare le emozioni e di scaricare l’aggressività, con conseguenti benefici sulla psiche e sulla sfera affettiva, migliorando il carattere e le capacità di rendimento nelle attività quotidiane e con esso lo stile di vita.

Un corso di Karate prevede l’esecuzione di ginnastica propedeutica, difesa personale e tecniche di sviluppo mentale e conferire le principali nozioni tecniche dello stile shotokan, una buona preparazione atletica e sviluppare facoltà mentali quali autocontrollo e sicurezza in se stessi.

Il Karate è adatto a uomini e donne, adulti giovani e bambini che svolgono attività di lavoro o di studio particolarmente impegnative.

Nel caso del PON svoltosi presso la scuola Confalonieri, il lavoro dell’istruttore esterno, coadiuvato dal professor Sergio Paparozzi, docente di Scienze Motorie dell’Istituto, è stato rivolto agli allievi della seconda e terza classe; 25 i ragazzi selezionati, sia di sesso maschile che femminile.

Il dirigente scolastico, professor Luciano Maria Monaco, ha accolto con entusiasmo il progetto, consapevole dell’importanza di una attività fisica che presenta anche caratteristiche educative da affiancare alla normale attività scolastica.

Le lezioni, della durata di due ore, si sono svolte un giorno a settimana; l’aspetto tecnico ha previsto l’insegnamento dei principi basilari dell’arte marziale; ogni incontro veniva comunque preceduto da una seduta di allenamento ginnico volto a riscaldare , allungare e potenziare i muscoli impegnati nell’attività, nonché a sciogliere le articolazioni, soprattutto degli arti inferiori.

Il programma delle lezioni si è articolato in questo modo:

  • Taiso: Allenamento atletico atto a conferire agilità, velocità, flessibilità e forza muscolare.
  • Kion : Studio delle tecniche di base di difesa e di attacco.
  • Kion ippon kumitè : applicazione delle tecniche di base su un avversario attraverso attacchi e difese prestabilite.
  • Kumitè : combattimento libero durante il quale ciascuno mette in pratica gli insegnamenti acquisiti.
  • Kata : forme di combattimento contro più nemici immaginari, esso si esegue su uno schema ben preciso, che ricalca i combattimenti di alcuni famosi samurai , tramandati nei secoli.
  • Mokuso e pranaiama : tecniche di concentrazione, meditazione e respirazione.
  • Pon Karate

 

Il saggio di fine anno ha sottolineato dunque l’impegno di questi 25 ragazzi che hanno dato dimostrazione di quanto appreso del Karate, che contrariamente a quanto puòsembrare si ispira alla filosofia orientale così lontana dalla nostra cultura occidentale, ma che lentamente sta entrando sempre più nelle corde di chi cerca un modo di equilibrare la propria mente in un mondo sempre più caratterizzato da ansie, stress, e ritmi di vita frenetici.

Una considerazione finale ispirata ad un aforisma di un maestro di arti marziali giapponese Gunji Koizumi , Shi Han (1886- 1964): «Lo scopo principale delle arti marziali è il conseguimento della non violenza il loro studio comporta una buona conoscenza delle filosofie orientali, la consapevolezza del proprio corpo ed un ottimo autocontrollo, esse possono essere paragonate alla natura dell’acqua …

… l’acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato, non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene, è indomabile e penetra dovunque, è permanente ed eterna come lo spazio ed il tempo.

Invisibile allo stato di vapore, ha la potenza di spaccare la crosta della terra.

Solidificata in un ghiacciaio, ha la durezza della roccia.

Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti.

Eccola turbinante in una cascata, calma nella superficie di un lago, minacciosa in un torrente o dissetante in una fresca sorgente scoperta in un giorno d’estate».

Antonio Vitale