Il rapporto fra genitori e figli a "Strane coppie 2013"

NAPOLI – Terzo appuntamento per Strane Coppie 2013, la rassegna culturale ideata dalla scrittrice Antonella Cilento nell’ambito del laboratorio di scrittura La linea scritta. L’appuntamento è all’Institut Français di via Crispi 86 a Napoli giovedì 21 marzo alle 18. Al centro dell’incontro, il rapporto genitori-figli: un incrocio padre-figlia e madre-figlio rivissuto da due voci brillanti della letteratura contemporanea, ossia Elena Stancanelli e Chiara Valerio, con le  letture di Imma Villa.
Bonjour tristesse, del 1954,di Françoise Sagan, raccontato da Elena Stancanelli, parla di un’adolescenza che potrebbe ricordare quella, ben più intensa, di L’amante di Marguerite Duras (già narrato a Strane Coppie): la storia Cécile e di suo padre, dell’estate in cui si cresce e si scopre la vera natura dei rapporti e insieme chi è davvero e quanto rischioso sia manipolare le esistenze altrui, ha avuto grande successo nel tempo e adattamenti celebri per il cinema (il film di Otto Preminger con David Niven e Jean Seberg). Una ragazza innamorata del padre e gelosa delle sue relazioni si intrufola fra le donne che l’uomo frequenta causando alla fine una tragedia, la morte di una delle due amanti. A rileggerlo oggi, dopo il grande successo di un tempo, lo si confronta con Il diavolo in corpo di Radiguet e conla Duras e si trova che, in fondo, anche il romanzo di Sagan ha molto da dirci sull’adolescenza e i rapporti padre-figlia.
Le parole tra noi leggere, del 1969, di Lalla Romano è illustrato da Chiara Valerio. Lalla Romano in cinquant’anni di scritture, dalla poesia alla narrativa, e di pittura poiché è stata anche una notevole pittrice allieva di Felice Casorati, ha prediletto un’unica voce: la sua. Un punto di vista molto interno alle cose e ai fatti narrati che, lungi dall’essere autobiografico in senso commemorativo, diventa scandaglio di realtà sottili, spesso difficili da dire e denunziare. Le parole tra noi leggere (il titolo è un verso di Montale e riceve il Premio Strega nel 1969) è il romanzo che ogni madre vorrebbe scrivere intorno al proprio figlio osservandolo crescere come un autore fa con il suo personaggio preferito: è la voce della madre a posteriori che narra, ma la madre è, con il figlio anche protagonista. Un figlio problematico che segna un passaggio generazionale (siamo a ridosso del ’68) Per tutti gli incontri di Strane coppie l’ingresso è gratuito.