Il libro: "Quanno ce vò ce vò"

CASTELLABATE – La grande cornice di Castellabbate per un appuntamento imperdibile per chi ama il Cilento e la napoletanità:Gino Rivieccio partecipa alla rassegna Libri Meridionali; il  19 agosto, alle ore 21.00, presso Palazzo De Vivo, presenta il suo progetto “Quanno ce vò ce vò – Pazienza Differenziata”.
La carrellata di “Libri Meridionali – Eventi in vetrina”, ideata e diretta dal professor Gennaro Malzone, si svolge con il sostegno organizzativo del Centro di promozione culturale per il Cilento e con il patrocinio del Comune di Castellabate, del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e della Provincia di Salerno.
Gino Rivieccio, scrittore, autore, attore, presentatore, è un artista dalle tante sfaccettature che riesce a far sorridere, e, nello stesso tempo, fa riflettere.
Ecco un piccolo saggio del suo humor partenopeo:«Da ragazzo decisi che non avrei mai lasciato la mia città. Ci vivo da quando sono nato e ho avuto la fortuna, anche per il lavoro che svolgo, non solo di girare parecchio ma anche di restare ragazzo a lungo, per cui mi sono innamorato un sacco di volte.
Mi sono innamorato di Milano, di Roma, di New York, di Sidney, di Parigi e di tante altre località in giro per il mondo. Negli ultimi tempi ho corteggiato qualche piccolo centro della Val Passiria, ho flirtato con un comune altoatesino e sovente mi faccio sedurre da Palermo e dalla sua Mondello.
Che vuol dire? Che da ragazzo le cose si vedono diversamente? Che col tempo anche l’amore più indissolubile si annacqua? O è semplice stanchezza dettata da una difesa ad oltranza di un amore che comincia a mostrare qualche crepa?
Certe volte mi sento come quegli uomini pazzamente innamorati che anche di fronte all’evidenza negano l’adulterio della propria donna. Per loro quella donna è fedele e chi ne insinua il dubbio va ricacciato nella sua solitudine. Non vogliono sentirselo dire ma in fondo sono consapevoli che qualcosa di vero c’è. Sanno che al primo ammiccamento sarà pronta a flirtare con un altro.
E io so che Napoli tradisce e continuerà a farlo. Ma so anche che gli amori sono come le malattie: ti ricordi solo la più importante.                                                                                 E Napoli con tutte le sue complicazioni resta il mio grande amore».

Redazione