Il film: Peine Perdue

tizianosossiAll’Institut Français di Via Crispi lo scorso 5 ottobre per il Napoli Film Festival è stato presentato il cortometraggio di Arthur Harari dal titolo “Peine Perdue” (Pene Perdute, Francia, 2013, 40’).

Harari ha esordito come regista nel 2005 con il cortometraggio “Des Jours dans la rue” (Giorni per strada).

“Peine Perdue”, ispirato al film di Jean Renoir “La scampagnata” (Une partie de campagne, Francia, 1936), tratto da racconto di Guy de Maupassant, ritrae due giovani di indole tendenzialmente opposta: Alex più  timido ed impacciato, e Rodolphe apparentemente spensierato e disinibito, che si relazionano in un’incantevole località fluviale, alla periferia francese.

Harari ha inoltre rivelato di star lavorando al montaggio di un nuovo film:

«Sarà il mio primo lungometraggio. Ho finito le riprese l’estate scorsa e sto lavorando al montaggio».

Poi è stata la volta di Tiziano Sossi (foto), che si è occupato di apporre i sottotitoli in italiano alla pellicola. Ha mostrato, in un breve video di circa sei minuti, il suo incontro ravvicinato con Arthur Harari, che però non è potuto essere presente alla proiezione.

Sossi ha proposto come traduzione del titolo del film quello di “Fatica sprecata” inizialmente tradotto più letteralmente “Pene Perdute”, che Harari ha accolto con entusiasmo. La nuova traduzione del titolo farebbe riferimento ad una scena in particolare, quella che nel finale,  mostra i due giovani durante una breve gita in barca in cui Rodolphe racconta ad Alex di aver perso del tempo in occupazioni che non riteneva a lui congeniali e di aver così sprecato parte della sua adolescenza.

Sossi ha inoltre notato nel film dei rifacimenti alla cinematografia di Éric Rohmer, di cui Harari ha confermato l’influenza trasversale specificando: «Amo molto il cinema di Rohmer, ma durante la lavorazione del film non mi sono direttamente ispirato alle sue opere. Credo che la sua influenza sia stata indiretta».

Francesca Mancini