I Martiri di Pietrarsa

DCIM100MEDIASAN GIORGIO A CREMANO – La Giunta Comunale presieduta dal sindaco Mimmo Giorgiano, su proposta dell’assessore all’ Urbanistica Pietro De Martino, ha deliberato all’unanimità il cambio di nome di via Ferrovia in via Martiri di Pietrarsa.
La nuova denominazione della centralissima strada diverrà ufficiale quando arriverà il via libera della Prefettura di Napoli. La Giunta Comunale ha, così, voluto onorare le vittime di uno degli episodi più bui della storia dell’Italia unita.
La storia.
La Regia Officina di Pietrarsa nacque nel 1840 come industria siderurgica; il complesso fu impiantato a via Pietrarsa di Portici, al crocevia con i comuni di San Giorgio e del quartiere di  Napoli San Giovanni a Teduccio.
L’Officina nel 1845 fu trasformata in fabbrica di locomotive a vapore; costituì il primo nucleo industriale della Penisola, precedendo di molto i poli industriali del nord.
Re Ferdinando II di Borbone Due Sicilie volle avviare lo sviluppo delle strade ferrate; l’ Opificio assunse dunque sempre più importanza: ubicato in un luogo più che idoneo, poteva usufruire sia delle vie marittime sia delle strade per il trasporto dei prodotti.
Nel 1860, Pietrarsa dai Borbone passò ai Savoia: all’epoca le sue maestranze contavanovano oltre mille lavoratori e la produzione era vastissima.
Nel 1861 il polo industriale di Portici cominciò il suo declino: inspiegabilmente, reputando l’Officina scarsamente economica, il governo la diede in gestione alla ditta di Jacopo Bozza, che aumentò l’orario di lavoro abbassando gli stipendi; in seguito cominciò a licenziare il personale, compromettendo così la produzione.
Cominciarono dunque tumulti che sfociarono poi nel tristemente noto Eccidio di Pietrarsa: il 6 agosto 1863 il prefetto di Napoli Nicola Amore – cui è dedicata la piazza detta anche della Borsa – sollecitato dal Bozza inviò  Guardia Nazionale, Bersaglieri e Carabinieri che, trovandosi di fronte i manifestanti compatti e irremovibili sebbene non armati e assolutamente inermi, aprirono il fuoco. L’episodio fu minimizzato, ma ci fu un numero ancora oggi imprecisato di vittime e feriti.
I Martiri di Pietrarsa, cui il Comune di San Giorgio a Cremano vuole dedicare l’attuale via Ferrovia, che si trova a monte della strada ferrata della Circumvesuviana, sono i quattro operai trucidati quel triste pomeriggio d’agosto: Luigi Fabbricini, Aniello Marino, Domenico Del Grosso, Aniello Olivieri.