I lavori senza fine di via Roma

TORRE DEL GRECOTORRE DEL GRECO – Con l’aumento delle temperature cresce l’impazienza dei cittadini corallini che aspettano la chiusura del maxicantiere dei lavori di via Roma.
Il termine dell’opera, previsto per l’inizio dell’estate, a causa gli atavici problemi delle le fognature cui il Sud è costretto a dibattersi, sembra però potrebbe slittare fino ai primi di agosto.
Un ritardo che provocherà non pochi disagi ai commercianti del centro storico di Torre Del Greco, già duramente messi alla prova dal crack Deiulemar.
Particolarmente colpiti sono i titolari dei negozi situati sul lato della carreggiata dove opera il cantiere che ne risentono maggiormente gli effetti, talvolta pericolosi: rumori, vibrazioni, buche, cumuli di cemento, recinzioni: impossibile infatti fare acquisti per quei clienti abituati a scegliere un capo piuttosto che una calzatura o un prodotto hi-tech, esclusivamente dalla vetrina.
Incalzano le voci dei residenti di via Roma e delle vie limitrofe, certamente soddisfatti del progetto di riqualificazione del centro storico ma come al solito costretti a pagare un prezzo troppo alto per la sua realizzazione.
Uomini e donne anziani ogni giorno rischiano la propria incolumità fisica nel percorrere pochi metri di strada necessari per raggiungere l’Ufficio Postale piuttosto che il Circolo Pensionati o la scuola materna del nipotino, tratti di strada che sono diventati una corsa ad ostacoli per le mamme alla guida di carrozzine e passeggini dirette al mercato a fare la spesa.
Intanto, mentre l’ex assessore alle Attività produttive Domenico Maida ipotizza un vertice tra Comune e commercianti che rivaluti il calendario dei lavori in via Roma, i piccoli imprenditori fanno già i primi conti dei mancati incassi causati in parte anche dalle avversità metereologiche oltre che dalla grave crisi economica, problemi tra cui incombe l’ingombrante cantiere.
Quest’anno maggiormente i saldi estivi costituiranno quindi un’indispensabile ancora di salvezza per i titolari delle storiche profumerie e boutique, nonché dei franchising aperti negli ultimi anni, una boccata d’ossigeno per i commercianti fino alla sospirata conclusione dei lavori.

Nina Panariello