I Fratelli Mele: Arte & commercio

Correva l’anno 1889: viene inaugurata in via San Carlo (2000 m² , 300 dipendenti), la meravigliosa sede aziendale dei “Magazzini Italiani”, proprietari i F.lli Emiddio & Alfonso Mele.
I locali occupavano i primi due piani del maestoso e tutt’ora esistente Palazzo della Borghesia.
Prospiciente la Galleria Umberto I e distante pochi metri dal Real Teatro di San Carlo, divennero punto d’incontro e di ritrovo sia della ricca borghesia partenopea che del popolino.

Disegno inizi ‘900 del Palazzo della Borghesia

I  due fratelli imprenditori erano destinati a stravolgere e rinnovare la vecchia concezione pubblicitaria dell’epoca, con la strategia nuova, oggi  definita marketing: i loro inserti pubblicitari erano su tutti i giornali e periodici più famosi dell’epoca,  prestigiose testate come  Il Giorno di Matilde Serao,  Il Mattino, diretto dal marito della stessa scrittrice, Eduardo Scarfoglio, il Roma, il Pungolo, il Don Marzio, oltre a periodici letterari-musicali , il più importante, La Tavola Rotonda, diretto dal Cav. Ferdinando Bideri e riviste di moda fra le quali La moda estiva.
Il motto della ditta Mele era «Eleganti novità di moda, massimo buon mercato!»
Napoli a quel tempo era la più popolosa città italiana: nel  1901 furono censiti ben 563.540 abitanti, mentre la capitale ne contava 416.793 e Milano 491.460.
Il successo di pubblico e  di vendita fu notevole.
I Fratelli Mele affrontarono l’impegnativo progetto tenendo come punto di riferimento i grandi magazzini parigini “La Fayette” e “Le Bon Marchè”; infatti durante alcuni viaggi in Francia tra il 1883 e il 1888 rimasero entusiasti  dell’efficacia del messaggio commerciale e allo stesso tempo comunicativo.
Colti intellettuali oltre che ottimi imprenditori, i due fratelli ritornati  in Patria affidarono la pubblicità della ditta di famiglia alle firme più illustri tra i “Cartellonisti” dell’epoca , come ad esempio Beltrame, Cappiello, Dudovich,Laskoff, Malerba, Sacchetti, Terzi, Villa.
i prodotti pubblicizzati erano innumerevoli, per la massima parte articoli nel campo dell’abbigliamento maschile e femminile  che i migliori stilisti di moda disegnavano per la casa napoletana.
Non disdegnavano comunque altre tipologie di prodotti  – oltre1000 -adottando, novità assoluta per l’epoca, addirittura la vendita per corrispondenza sia in Italia che in Europa.
Alle storiche officine grafiche milanesi di proprietà della notissima casa editrice Giulio Ricordi venne affidato il compito della stampa dei preziosi e bellissimi cartelloni pubblicitari.
L’ormai famosa ditta dei Fratelli Mele, ebbe il merito di sponsorizzare manifestazioni culturali, mostre, concerti di musica e fu una delle aziende protagoniste dell’Esposizione Universale d’Igiene che si tenne a Napoli nel 1900.
I fratelli Mele sponsorizzarono anche una serie di cartoline musicali Bideri che illustravano celebri  canzoni          
L’azienda, anche a causa della famosa crisi del 1929, al tempo gestita da Davide Mele   dopo la scomparsa di Alfonso (1918) e di Emiddio (1928) cessò la sua attività nel 1930.
(Foto concesse dall’autore)
 
 

Ciro Daniele