Gli attestati del Comune per le prime babysitter

NAPOLI – In diciassette riceveranno gli attestati per i primi corsi ufficiali per babysitter, promossi dalla terza Municipalità del Comune di Napoli, in collaborazione con i Lions e l’assemblea delle donne Mano.
A consegnare gli attestati, mercoledì mattina 9.30, nell’Aula Magna dell’Aoc (ex Cto) in via Colli Aminei 21, saranno il governatore del Distretto 108 YA dei Lions Gianfranco Sava e la presidente della terza Municipalità Giuliana Di Sarno.
La cerimonia è il momento conclusivo del convegno pubblico dal titolo: Bambini al centro. Chi salva un bambino salva il mondo intero, nel corso del quale si parlerà di come i più piccoli debbano essere  al centro del benessere della donna, della famiglia, della società.

Il Convegno sarà un momento di riflessione da condividere con gli operatori interessati  all’infanzia, alla famiglia, alla scuola e al sociale con l’obiettivo di migliorare il benessere dei cittadini, partendo dalle fasce sociali più deboli e fragili: i bambini.

Gli interventi intendono quindi sottolineare e valorizzare le diverse figure cui affidare ogni giorno la sicurezza dei propri bambini, dai nonni alle baby sitter, dal personale dei nidi agli assistenti sociali dei bambini diversamente abili fino alle maestre d’asilo e di scuola elementare.
A tali figure  sono infatti richieste sempre maggiori competenze e professionalità, chiamate come sono a sostituire le figure dei genitori nei momenti fondamentali della giornata del bambino (sonno-pranzo-gioco-relazioni-studio) e della sua crescita, dalla nascita ai primi passi, dalla scoperta della scuola a quella dei mezzi di comunicazione.
Ecco perché i Lions di Napoli nei mesi scorsi hanno promosso un vero e proprio corso di formazione tenuto da volontari afferenti al mondo associazionistico che hanno  tenuto lezioni su temi di pediatria, psicologia, sicurezza domestica, puericultura, primo soccorso e quant’altro possa essere di aiuto nella quotidiana interazione con i più piccoli.
Questa attività ha lo scopo di formare una vera e propria banca dati delle operatrici o degli operatori più qualificati del territorio cittadino, garantendo così un servizio sia al cittadino in cerca di occupazione che a quanti sono nella possibilità di offrirlo, ma esigono adeguate tutele.