Giovani e Legalità

VOLLA – All’I.C.”Giovanni Falcone” lunedì 25 marzo si è svoltala manifestazione “Giovani e Legalità”, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale locale, rappresentata dalla professoressa Simona Mauriello, assessore all’Istruzione; dall’assessore alla Legalità Agostino Navarra e dal sindaco dott. Angelo Guadagno.
Ha moderato il dibattito la dottoressa Angelica Romano, referente dell’ARS e dell’associazione “Libera”, da sempre impegnata sui temi della legalità.
A rappresentare il proprio impegno contro l’illegalità, intesa in tutti i suoi aspetti, erano presenti oltre alle scuole del territorio, anche il sacerdote salesiano Don Tonino Palmese, referente regionale di “Libera” e Direttore dell’Ufficio “Giustizia e pace” della Diocesi di Napoli, sempre in prima linea nella lotta alla camorra, e il magistrato vollese Giuseppe Visone che ha posto l’attenzione sull’importanza della conoscenza, in particolar modo da parte dei giovani, della nostra Costituzione, recentemente commentata da Roberto Benigni.
Significativo l’intervento della dottoressa Francesca Fischietti del Dipartimento Investigativo Antimafia, che prima di illustrare i compiti della D.I.A., ha spiegato ai giovani presenti le motivazioni che l’hanno indotta ad intraprendere gli studi giuridici, raccontando un aneddoto sulla sua vita da liceale, angustiata dalla presenza di un insegnante molto autoritario che utilizzava il termine “legge” in modo del tutto personale ed improprio.
Molto toccante la testimonianza di Lorenzo Clemente, marito di Silvia Ruotolo, vittima innocente della camorra e Presidente della Fondazione Onlus per ragazzi a rischio, dedicata a sua moglie Silvia.
Lorenzo ha raccontato come la sua presenza a queste manifestazioni sia sempre dolorosa, ma al tempo stesso importante perché non siano dimenticate le tante vite spezzate dalla ferocia della camorra.
Hanno presenziato all’evento anche il vicequestore della Polizia di Stato dott. Pietro Marino, che ha sottolineato come la camorra faccia leva soprattutto sull’ignoranza ed ha invitato i giovani presenti ad arricchire la propria cultura, perché è la « … scuola a   fare più paura alla camorra»; il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Volla, dott. Salvatore Manna, sempre vicino alle Istituzioni scolastiche locali presso le quali tiene periodiche lezioni o progetti sulla legalità, ed il responsabile della Protezione civile di Volla,Vincenzo Viola.
A concludere la manifestazione, l’intervento del Comandante della Polizia municipale, dott. Giuseppe Formisano  e l’emozionante recitazione di una propria poesia da parte della giovane cittadina vollese, Maria Rosaria Malapena, dal titolo “Fa male”, scritta per rappresentare il suo disagio di vivere in una società in cui « … fa male l’indifferenza, l’egoismo e l’ignoranza degli altri».  
Gli interventi degli ospiti sono stati inframmezzati dalle attività svolte dagli allievi: dalla declamazione di poesie, alla presentazione del flash mob “One Billion Rising” sulle note di “Break the Chain” di Tena Clark, dalla drammatica rievocazione degli ultimi momenti di vita del giornalista Giancarlo Siani e di Don Peppe Diana, accomunati dal desiderio di « … non tacere per amore», alle riflessioni degli alunni del Liceo Calamandrei, i quali accogliendo l’invito della dott. Romano di « … adottare una vittima innocente»della camorra, hanno proposto la propria candidatura per mantenere vivo il ricordo del giovane rumeno Petru, ucciso per sbaglio  nella stazione della metropolitana di Montesanto, martire incolpevole non solo della mafia, ma anche dell’omertà.
Al termine della manifestazione, tutti gli alunni hanno ricevuto una medaglia in ricordo della giornata.

Francesca Mancini