Gennaro Brianti, pranoterapeuta

pranoterapeutaTra parapsicologia e spiritismo kardecista, la città di Napoli ha rivestito sempre un ruolo di primo piano. I suoi vicoli, i suoi palazzi nobiliari sono infatti pieni di leggende, miti, storia antica … Centinaia di persone misteriose che si muovevano in un’atmosfera leggendaria e mitica, dove facevano spesso capolino ‘o munaciello, ‘a bella ‘mbriana e entità di ogni sorta …
Tanti i personaggi avvolti da un’aura di mistero: da Raimondo de Sangro a Pasquale de Servis e l’avvocato Giustiano Lebano, al grande Kremmerz, fino alle medim Eusapia Palladino e Emma Palomba …
Singolare figura di uno studioso napoletano, pranoterapeuta, astrologo, chiaroveggente, sensitivo e medium, fu quella di Gennaro Brianti, forse meno noto degli altri ma persona eccezionale. Destò comunque grande interesse in Italia e all’estero al pari del torinese Gustavo Rol e del milanese Demofilo Fidani.
Nato nel 1936 da un’antica famiglia di fedeli soldati borbonici, il piccolo Gennaro studiò alla scuola d’Avviamento professionale.
Nel 1948 a Barra cominciò a coltivare l’hobby della medianità, della cartomanzia, astrologia e psicobolia, ovvero lo studio operativo di antiche magie popolari.
Nel 1971 iniziò a scrivere articoli su queste materie sul Giornale dei Misteri di Firenze diretto da Giulio Brenner, suscitando interesse tra lettori italiani e stranieri.
Divenne poia llievo del famoso studioso di Frattamaggiore Salvatore Giuliano, detto Sasà, noto kremmerziano dell’Accademia Miriamica di Napoli, kabbalista e teurgo, che lo fece studiare i testi del Kremmerz e della Golden Down inglese, dell’Oto tedesco e inglese, i testi egizi e sumerici più famosi di storia e archeologia, portandolo a visitare la cappella Sansevero nel 1969 e villa Lebano a Trecase nel 1976.
Gennaro Brianti si specializzò dunque in paraspicologia, psicocinesi, medianità kabbalista, pranoterapia. Credeva nella reincarnazione: affermando che lui era stato in un altra vita il famoso occultista Itzar, ovvero Pasquale de Servis, maestro di Kremmerz.
Ebbe tra i suoi accoliti personaggi influenti sin dal 1969.
Nel 1981 diventò socio dell’Usaode, la confederazione sindacale astrologica della Cisl.
Dal 1985 fu iscritto all’albo professionale dell’A.P.E. di Mario Davanzo che aveva come scopo legalizzare astrologi, chiaroveggenti e pranoterapeuti.
L’anno seguente fu ispettore generale dell’ A.P.E. battendosi con politici amici democristiani, socialisti e missini per far riconoscere in Italia un albo professionale sull’esempio dei Paesi stranieri.
Brianti per i suoi meriti e gli scritti pubblicati ebbe vari riconoscimenti accademici. Nel 1986 fu insignito della Laurea Honoris Causa dall’Accademia medicea di Firenze. Fu socio delle Accademie Marconi e Nostradamus di Milano.
Frequentò ambienti gnostici a Firenze e Roma e circoli martinisti. Fu Cavaliere di San Giorgio di Carinzia consacrato a Napoli nel 1989. Pubblicò un suo libro di settore nel maggio del 1988.
Aprì un nuovo studio professionale di pranoterapia e di astrologia a Pianura nel 1990 e nello stesso anno venne nominato presidente nazionale dell’A.P.E, dove in un anno espulse 300 iscritti perché non fedeli allo Statuto fatto approvare da lui stesso.
Fu anche ottimo cuoco di specialità napoletane, marito affettuoso, amico e benefattore di tanti, sempre vestito in modo parco e discreto. Ai suoi interessi affiancava anche la politica: venne infatti eletto consigliere di Circoscrizione a Pianura.
Appassionato di Santo Graal, di Templari e di associazioni rosacruciane, fondò nel 1991 a Roma l’Ordine Esotreico Rosacruciano della Pietra d’Oro, di cui fu cavaliere. Fu poi consacrato commendatore di tale ordine a Castel dell’Ovonel ‘93. Venne inoltre nominato Cavaliere di Santa Brigida di Svezia.
Continuò ad essere severissimo con i soci dell’A.P.E, tanto che nel 1993 ne espulse altri 600, anche dal sindacato nazionale USAODE. Affrontò una battaglia contro i cosiddetti telefoni occulti di maghi e maghetti.
Morto centenario il suo maestro Salvatore Giuliano, Brianti lo commemorò al congresso nazionale A.P.E, di Capri il 6 giugno 1993.
Nel 1994 venne riproposto in Parlamento da democristiani e missini il disegno di legge italiana per il riconoscimento dell’albo professionale esoterico.
Uomo instancabile che si dava senza riserve alla sua professione di pranoterapeuta, fu però sopraffatto dai mali assorbiti che contribuiva ad eliminare nei suoi pazienti.
Morì a soli a 58 anni a Pianura la sera del 25 marzo 1994, un venerdì.
La sua bara venne avvolta nel tricolore e portata a spalla. Il suo funerale ebbe un grande seguito, tanti fiori e ghirlande. L’ultimo omaggio ad un uomo stimato, nonostante gli spiacevoli tafferugli per cause politiche che accompagnarono il corteo.
Dopo la morte di Gennaro Brianti il sindacato USAODE si scisse dall’ A.P.E.
La proposta di riconoscimento dell’albo di settore non andò più avanti.

Michele Di Iorio