Eroi … ma non per caso


PORTICI  –  Nuovo punto segnato sul tabellone dal sindaco Marrone nei suoi primi cento giorni di governo: finalmente c’è il via libera alla riapertura del parco della Reggia.
Dopo oltre un anno di chiusura al pubblico l’Ente Provincia ha restituito ai cittadini il bosco inferiore: un nuovo protocollo d’intesa, attraverso il quale l’Amministrazione comunale potrà assicurare l’apertura, la chiusura e la guardiania del sito verde è stato siglato giovedì 10 ottobre nel palazzo della Provincia a Napoli, al termine di un vertice durato oltre due ore tra Massimiliano Lafranco, assessore al patrimonio di piazza Matteotti, ed il sindaco di Portici, Nicola Marrone, cui hanno presenziato anche i tecnici comunali e provinciali.
La sistemazione del Bosco iniziò nel 1738 insieme alla costruzione della Reggia, quando i Borbone acquistarono terreni e casini preesistenti.
Compreso in una fascia che degrada verso il mare tra i 194 m e i 15 m s.l.m., il bosco “Soprano” o Parco Gussone è occupato insieme alla fabbrica del Palazzo Reale dal Dipartimento Agraria dell’Università Federico II di Napoli per un totale di 30.000 m²; il parco superiore è separato dalla strada regia delle Calabrie o SS 118 da quello inferiore.
La Reggia poggia su di una struttura ad arco sotto la quale passa la strada statale; ha due ingressi ovvero due scale che accedono una al parco a nord, l’altra a quello a sud, con i grandi viali tipici del giardino inglese; una parte del bosco inferiore è sempre stata aperta al pubblico, mentre la rimanente è riservata all’Università.
L’Ente competente e responsabile è la Provincia di Napoli, che acquisì l’intera proprietà quando fu messa in vendita dai Savoia; ad onor del vero, bisogna riconoscere che proprio grazie alla cura dell’ente provinciale parco e reggia hanno conservato praticamente intatte la loro bellezza e connotazione originale. Certo è che negli ultimi anni è stata troppo scarsa: dovevano essere effettuati interventi periodici mai fatti per scarsità di fondi.
La chiusura del Bosco Reale si rese necessaria dopo un sopralluogo dei tecnici di Agraria, che constatarono la pericolosità dell’eventuale caduta di rami  di alcuni alberi secolari.
La sospirata riapertura  del bosco si collegherà dunque ad un progetto di rilancio del sito borbonico che punta ad inserire Portici nel circuito che comprende anche la reggia di Caserta ed il parco di Capodimonte.
Il sindaco Marrone ha spiegato: «Si tratta di un importante passo in avanti dopo mesi di stallo grazie alla piena disponibilità ricevuta dall’assessore al Patrimonio della Provincia. Nell’opera avviata per il riassetto dei siti borbonici siamo di fronte ad una svolta».
Coinvolto anche il Dipartimento di Agraria: già nei prossimi giorni partiranno le verifiche approfondite sullo stato di salute della vegetazione, in particolare delle essenze arboree e del ricchissimo sottobosco, oltre che sulle condizioni di sicurezza del parco.
La Provincia ha previsto un primo stanziamento per far fronte agli interventi urgenti che, in poco più di due mesi, consentiranno la riapertura di una parte dell’area per giungere in tempi brevi alla totale restituzione alla fruizione pubblica dell’importante polmone verde.
Ha dichiarato l’assessore provinciale Lafranco: «Da oggi comincia una nuova fase di collaborazione col Comune di Portici per ridare lustro ai siti borbonici: abbiamo stanziato già risorse per oltre 300mila euro per la Reggia, altri fondi sono pronti per il bosco. Possiamo assicurare che entro un paio di mesi i cancelli saranno nuovamente aperti grazie anche al lavoro svolto in questi mesi dagli uffici della Provincia».
(Foto: Francesco Emilio Borrelli)
Articolo correlato: https://www.lospeaker.it/riusciranno-i-nostri-eroi-a-far-riaprire-il-bosco-reale/