E' la bellezza che deve salvarci o noi salvare la bellezza?

La fotografia, la poesia, l’arte  sono strumenti che ci permettono di andare oltre i confini del sensibile, là dove  è possibile rintracciare la bellezza disse Masullo.
La bellezza.
La bellezza contiene in sé una forza salvifica, disse Dostojeski. La bellezza, l’unica vera forza  che ci può salvare da questo abisso nel quale negli ultimi
anni siamo precipitati.
La bellezza, ci ricorda il grande De Luca, è quella energia potente che vincendo la forza di gravità, partendo dal centro della terra, si espande in tutti i punti dell’universo attraversando ogni cosa.
Il fotografo,  il poeta, l’artista in genere, sono tra quelle persone che hanno il dovere morale di rintracciarla e rivelarla, perché sono coloro i quali riescono ad isolare un frammento di spazio e di tempo da continuo divenire. A volte, questo frammento viene isolato per caso.
Il caso, che a volte ci appare come quell’attimo di ordine nel caos dell’universo che è intorno a noi, ovvero la manifestazione di quella energia di cui parlano De Luca, Dostojeski, Masullo e altri grandi pensatori.
La bellezza, quella energia che attraversa la materia, prendendone la sua forma come fa l’acqua, e che, viaggiando nel tempo e nello spazio,  viene rivelata dal poeta, dal fotografo, dall’artista, spesso per caso con un’altra potente energia: la luce.
Bellezza, energia, forma, materia, massa, luce, tempo.
Tutti elementi che l’artista, ogni artista,  mette in relazione tra loro per costruire una forma.
Gli stessi identici elementi  alla base del pensiero di un grande pensatore del secolo scorso, che è stato anche colui che ha completamente ribaltato tutte le teorie della misurazione delle spazio e del tempo e che sulle sue riflessioni sulla materia, sull’energia, sul tempo, sullo spazio, sulla luce,  sono basate tutte le speculazioni moderne nella scienza, nella fisica e nel pensiero filosofico. Parlo di Einstein.
Il quale arriva alla sua famosa formula mettendo in relazione gli stessi identici elementi che mettono in relazione gli artist:  la materia energia con la massa delle cose attraverso la luce.  E = mc2
Questa formula si fonda sul concetto che un corpo a riposo possiede la capacità di liberare energia trasmutando tutta la sua massa o una parte in radiazione elettromagnetica: questo è il nuovo paradigma einsteniano, mai concepito prima del 1905 da altri fisici, che si contrappone con il paradigma newtoniano (secondo il quale, poiché il tempo è separato dallo spazio, in quanto assoluto, la cinematica è completamente separata dalla dinamica, e perciò un corpo libero fermo non possiede alcuna energia che possa trasformarsi in energia cinetica di irraggiamento).
I fotografi, come i poeti,  per rivelare la bellezza, mettono anche loro in relazione  gli stessi elementi,  forse hanno nel loro DNA qualcosa di simile a ciò che aveva Einstein  che ha mutato completamente il modo di misurare lo spazio e il tempo. Forse Einstein voleva solo trovare una formula matematica per misurare la bellezza. Forse.

Mario Scippa