Due fuoriclasse per un concerto


NAPOLI – Juraj Valcuha e Roberto Cominati, due giovani musicisti che insieme all’Orchestra del Lirico propongono al Teatro di San Carlo venerdì 16 e sabato 17 novembre un concerto sinfonico di grande respiro, che spazia dalle innovazioni di Gershwin a classici amati e popolari come  Ravel e Mursorgski.
Classe ’76, slovacco, bacchetta tra le più acclamate nelle più importanti sale da concerto, Juraj Valcuha, direttore principale dell´Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, ha diretto alcune tra le più prestigiose compagini internazionali.
Roberto Cominati, pianista napoletano, classe ’69, vincitore di numerosi riconoscimenti, è stato ospite delle più importanti  istituzioni culturali italiane e internazionali.
Valcuha e Cominati apriranno il programma con il capolavoro di George Gershwin Un americano a Parigi, il  poema sinfonico composto nel 1928 ed eseguito per la prima volta nello stesso anno alla Carnegie Hall dalla Filarmonica di New York, An American in Paris ispirò il celebremusical con Gene Kelly, narra di una giornata tipo di un turista a passeggio nella capitale francese, scandita da temi distinti: dal blues al charleston, dal tema del taxi con i suoi clacson stridenti a quelli evocativi di una passeggiata nella città.
A seguire, il Concerto in sol maggiore di Maurice Ravel per pianoforte e orchestra, un coinvolgente  dialogo tra solista e orchestra che si sviluppa all’insegna di una serena giocosità attraverso una sapiente tessitura di tracciati che vanno dai riferimenti alla musica basca, al jazz fino alla musica circense e al music hall, senza  tralasciare sguardi all’Impressionismo o al modernismo cinetico-ritmico di Stravinskij.
Infine I Quadri di un’esposizione, la più rilevante delle composizioni per pianoforte di Musorgskij e uno dei più originali capolavori della letteratura musicale del secolo scorso. Composti nel 1874  furono creati in occasione della mostra di acquarelli e disegni dell’amico scomparso, il pittore Victor Hartmann. La composizione è articolata in dieci pezzi, ognuno dei quali porta il titolo originale del quadro che lo ha ispirato, preceduto da una introduzione detta “Passeggiata”. Nel 1922 l’opera di Mousorgskij fu trascritta da Maurice Ravel.