Donne: autobiografia d’amore di Andrea Camilleri

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DonneE pensare che nel 1954 alla Rai pur partecipando con successo a un concorso per funzionari, si poteva non essere assunti solo perché comunisti. È quanto successe a uno dei più grandi scrittori, sceneggiatori e registi italiani della seconda metà del secolo scorso: Andrea Camilleri.
Dal 27 agosto, edito Rizzoli, è disponibile nelle librerie “Donne”, l’ultima fatica letteraria dell’autore di numerose fortunate produzioni, proprio nella RAI che lo aveva rifiutato, da La donna di quadri degli anni’60 fino alle recenti inchieste del Commissario  Montalbano.
A un tempo ben precedente alla coinvolgente serie con il simpatico commissario siciliano, appartengono però gli amorevoli scritti autobiografici di Camilleri circa l’universo femminile, così fieramente misterioso.
Nella narrazione di fatti, incontri, storie, la realtà e l’immaginazione dello scrittore di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, si intrecciano in modo strettissimo, in quanto Camilleri non potrebbe mai giurare che sarebbero effettivamente accaduti:
«Può darsi che li abbia inventati o sognati e poi, col trascorrere del tempo li abbia creduti veri», come lui stesso dichiara.
In “Donne” lo scrittore siciliano svela le sue prime esperienze di ragazzino timido che si emoziona solo nel tenere per mano una tenera compagna di classe nel riaccompagnarla a casa.
Una statuaria bellezza tedesca con la mania dell’igiene spingerà invece Camilleri a correre  in bicicletta di notte, sotto un incredibile diluvio.
Fu però l’intenso volto, stavolta di una diva del cinema, a rapire il sensibile animo dell’autore, quando ottenuta la maturità senza esami, a causa della chiusura anticipata delle scuole in vista dello sbarco in Sicilia delle Forze Alleate, decise di lasciare la sua terra per volare alla conquista di Roma, capitale del cinema italiano.
Non mancano nel libro i viaggi dell’autore alla  scoperta della seduzione e del sesso nelle case di tolleranza.
Ma non solo donne adulte nel romanzo da leggere tutto d’un fiato: toccante è il racconto del marinaio che durante un bombardamento, stringe al petto una bambina terrorizzata e le canta la stessa ninna nanna con cui lo addormentava sua madre.
«Un gran silenzio, una gran pace dentro la quale lentamente si scioglievano affanni, orrori e angosce … M’accorsi di stare piangendo un pianto liberatorio»: righi dall’effetto catartico.
Il nuovo lavoro editoriale di Camilleri si presenta come un ironico, ma soprattutto profondo, comprensivo e a tratti nostalgico catalogo della figura femminile che dal fascismo ai giorni nostri gli uomini hanno di volta in volta amato e odiato, e spesso offeso.
Senza mai tralasciare la sua passione investigativa, non di rado formulando ipotesi intriganti, l’autore del romanzo pirandelliano “La tripla vita di Michele Sparacino”, tratteggia e incastona elegantemente tutti gli elementi fisici e caratteriali delle protagoniste delle leggere ma mai superficiali pagine di “Donne” ora primitive e gelose, ora ammalianti e generose, ora amanti aristocratiche, ma sempre capaci di accoglienza e dolcezza.
Un romanzo che non vuole avere un intento saggistico sull’enigmatica Venere e neanche un’analisi antropologica ma semplicemente un incantevole e sorprendente autobiografia d’amore per le donne, astruso fulcro dell’universo maschile.

Nina Panariello