Dalla C all'Europa: Napoli continua a sognare

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NAPOLI – 10 settembre 2004, data storica per molti tifosi del Napoli che come una fenice, hanno visto resuscitare dalle ceneri la propria squadra del cuore.
Solo pochi mesi prima, complice una cattiva gestione da parte della vecchia società e della Federazione che non seppe tutelare in alcun modo una città ed una tifoseria che mai aveva smesso di sostenere gli azzurri anche se in difficoltà, il Napoli dei trionfi in Italia e in Europa, fu dichiarato fallito, cancellato in un attimo e spinto nell’inferno chiamato serie C.
Aurelio De Laurentiis (foto), di professione produttore cinematografico, spinto dal desiderio di aiutare la squadra azzurra e nello stesso tempo voglioso di dimostrare che la città delle sue origini non era solo camorra o degrado, acquistò la società di calcio con l’obiettivo di riportare da lì a poco Napoli ed i napoletani ad essere protagonisti attraverso un pallone.
Con una programmazione mirata a salvaguardare sempre il bilancio,tra idee rivoluzionarie, passando dai campi di periferia a quelli dell’Europa che conta, De Laurentiis non solo è riuscito a riportare il Napoli nel posto in cui merita ed in posizioni in classifica che più gli competono ma è riuscito a diventare un esempio gestionale in Italia e in Europa.
Ad oggi, tra i traguardi raggiunti, manca ancora quella ciliegina chiamata scudetto che presidente e tifosi sognano di raggiungere, uno per l’impegno costante verso la squadra e gli investimenti fatti e gli altri  per non aver mai smesso di rispondere “presente”.

Antonello Chiaese