Concerto per archi e voce al Centro Storico

Passeggiata napoletanaNAPOLI – Passeggiata napoletana tra le più belle canzoni napoletane da Pergolesi a Di Giacomo con i Solisti dell’Orchestra da Camera di Napoli sabato 14 e domenica 15 febbraio.
Il gruppo musicale si è esibito al centro storico ed esegue musiche di un repertorio che ha spaziato da Bach a Piazzolla passando per la canzone classica napoletana.
L’ensemble è coordinato dal Maestro di viola  Marco Traverso ed è composto da :  Clementina Regina, soprano,  Arturo Sica, violino,  Maria D’Alessio, violino, Tiziana Traverso, viola, ed Antonello Grima, violoncello.
Il Concerto si è tenuto nella splendida cornice della Chiesa di San Gennaro all’Olmo in via San Gregorio Armeno, una delle più antiche di Napoli.  Secondo alcuni fu fondata all’epoca dell’Imperatore Costantino, anche se altre fonti  attribuiscono la sua costruzione al vescovo Sant’Agnello verso la  fine del VII secolo in onore del santo patrono per aver salvato la città da una eruzione del Vesuvio.
Fu detta all’Olmo per il  fatto che di fronte alla chiesa si ergeva un albero di olmo sui cui rami i devoti ed i vincitori di tornei equestri deponevano i loro trofei  come “ex voto” a San Gennaro.
Clementina ReginaL’ensemble ha dato vita ad una kermesse di brani che hanno emozionato il pubblico presente, come “Era de maggio”, introdotta dalla voce narrante di Marco Traverso che ha affabulato gli spettatori con questa storia d’amore di altri tempi, dell’attesa che i due innamorati devono rispettare per coronare il loro sogno d’amore.
Un concerto veramente particolare ed emozionante per  la fusione fra gli strumenti a corda ed archi e la meravigliosa voce di Clementina Regina.
Nel contempo è stata proposta una esposizione di strumenti antichi della musica napoletana fra cui numerosi mandolini che testimoniano l’arte dei Maestri liutai a Napoli.
L’origine del mandolino risale alla prima metà del XVII secolo. I liuti in mostra sono fra i più belli e rappresentativi della produzione partenopea e si presentano  ricchi di intarsi e filettature d’avorio e madreperla lungo il manico.
mandolino
I primi produttori di mandolini napoletani furono i  Vinaccia, ai quali si attribuisce l’applicazione delle corde di acciaio in sostituzione di quelle in ottone ai primi dell’ Ottocento.
Anche in questo caso il Centro Storico di Napoli ha rappresentato un punto di incontro dove si unisce arte, musica e tradizione in una manifestazione di grande valore culturale e artistico.

 Antonio Vitale