Come sarebbe stato se …

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PanNAPOLI – Nell’elegante cornice del Palazzo delle Arti (PAN) di via dei Mille sabato 4 ottobre alle 20 si svolgerà il reading teatrale “Vivi. Le nostre storie”, nell’ambito della mostra “Fragile” dedicata a Giancarlo Siani, il giovane giornalista barbaramente ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, e a tutte le vittime innocenti della criminalità.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Pol.i.s. (Politiche Integrate di Sicurezza), in collaborazione con l’associazione Libera e il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.
Il progetto, curato da Aldo Zappalà e Ivan Scherillo, nasce da un’idea narrativa molto originale: immaginare quella che potrebbe essere stata la vita delle vittime se non fosse stata crudelmente recisa.
Nell’occasione, saranno ricordate le storie di Teresa Buonocore, Marcello Torre, Daniele Del Core, Simonetta Lamberti, Alberto Vallefuoco e Gaetano Montanino.
La lettura delle storie, accompagnata dal Maestro Patrizio Marrone al pianoforte, sarà affidata agli attori Carmen Scivittaro, Marco Serra, Emanuele Scherillo, Francesca Romano Bergamo, Maurizio Capuano e a Veronica Montanino, figlia di Gaetano, una delle vittime.
“Fragile” è stata allestita con pannelli su cui sono riprodotti gli articoli di“Il Mattino” che raccontano la storia di Giancarlo Siani: dalla strage di Torre Annunziata compiuta dalla camorra al suo ultimo articolo; dalle cronache del suo omicidio e le relative indagini, agli eventi dei giorni nostri.
La mostra è curata dall’architetto Antonella Palmieri e da Daniela Limoncelli, che fu collega e amica di Giancarlo al quotidiano “Il Mattino”, mentre a fare da supervisore, c’è la Mehari del giovane giornalista.
Antonella Palmieri ha spiegato la motivazione della scelta del nome dato alla rassegna: «I materiali sono tutti estremamente fragili perché recano la memoria del momento in cui il dolore irrompe nella vita e deflagra come un cristallo che va in pezzi d’improvviso.
È fragile chiunque ami, chi partecipa alla vita con le proprie idee senza nascondersi, chi ripone fiducia nell’altro, nelle cose che fa, nella sua città, in chi dovrebbe proteggerlo, è fragile la verità e la sua ricerca. È fragile la memoria. Fragile è un attimo».
La Fondazione Pol.i.s. , il cui presidente è Paolo Siani, fratello di Giancarlo, è finalizzata allo « … sviluppo di nuove tipologie di intervento per la sicurezza delle città» ed è « … un importante strumento attraverso il quale la Regione Campania ha inteso consolidare il sistema di governance in materia di riutilizzo dei beni confiscati e di aiuto alle vittime innocenti della criminalità».
Il reading sarà preceduto dalla proiezione del filmato “In viaggio con la Mehari di Giancarlo Siani” realizzato da Aldo Zappalà che ripercorre il viaggio istituzionale e culturale della Citroën Mehari, simbolo di legalità.
L’auto, fiaccola del ricordo di Siani, di tutte le vittime innocenti della criminalità e dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo, partì il 23 settembre 2013 da Napoli, guidata, di volta in volta, da grandi personalità impegnate in attività anti-camorra.
Nel suo viaggio compì diverse tappe, tra cui a Roma, alla Camera dei Deputati e a Palazzo Madama sede del Senato, fino al Parlamento Europeo di Bruxelles.

Tiziana Muselli