Come in una fiaba

SPOLETO – «C’era una volta Ottorino, un’oca canadese che vive nella mia fattoria. Viveva felice fichè una notte una volpe ha pensato di portargli via metà del becco».
Quello che Paola Bartolini racconta non è l’inizio di una favola ma una storia vera. Paola è la proprietaria di Ottorino, che come la sua collega Esmeralda, rischiava di rimetterci le penne dopo aver perso l’uso del becco.
Provvidenziale si è rivelato l’intervento di un veterinario, Alberto Briganti: «Ho pensato che dovevo fare immediatamente qualcosa: ho guardato nella libreria della mia casa dove avevo riposto alcune lastre di rame».
Di lì a trasformarle in protesi per le oche è stato un gioco: il dottor Briganti in pochi secondi ha ritagliato e modellato un esemplare di becco, da impiantare a Ottorino, che così è tornato alla sua vita di prima: «Come l’ho riportato a casa ha cominciato a mangiare come se il becco fosse il suo».
Ora l’esperimento del dottor Briganti è diventato un marchio, Copperbeak, i cui fondi sono destinati a finanziare una fondazione per il recupero degli animali in difficoltà.
E presto la sua storia potrebbe arrivare sui grandi schermi, con una fiaba targata Walt Disney.
(Fonte foto: web)

(TMNews)