"Che s’adda fa pe campà" al teatro Metropolitan di Sant'Anastasia

IMG-20150413-WA0004NAPOLI – A conferma del sodalizio artistico con i due autori Domenico e Massimo Canzano, la compagnia filodrammatica “Megadera” di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, propone al pubblico la divertente commedia “Che s’adda fa pe campà”. Testo scritto dai due autori nel 2005 e riproposta a dieci anni dal suo debutto. Il testo è il primo di una lunga e fortunata serie di testi teatrali scritti dai Canzano, portati in scena in tutta Italia sia da compagnie professioniste che filodrammatiche. In scena al Teatro Metropolitan di Sant’Anastasia, sabato 25 aprile alle 20.30 e domenica 26 aprile alle 18.
Domenico e Massimo Canzano hanno anche vinto due concorsi nazionali, per testi inediti, patrocinati dalla Presidenza della Repubblica Italiana nel 2012 e 2013 rispettivamente con le commedia “Mia cognata è una star” ed “Intrigo a villa Sansevero”.
“Ch s’adda fa pe campà”, chi meglio di un napoletano riesce ad interpretare e motivare una condizione di vita che spesso diventa obbligata, soprattutto in situazione di grave difficoltà, come quando si è in uno stato di guerra, quando l’arte di arrangiarsi, aiutata dalla fantasia, si esprime attraverso le soluzioni più stravaganti.
Ambientata nella Napoli del 1944 dopo la liberazione della città da parte delle truppe alleate, la vicenda racconta le peripezie della famiglia Capece, in particolare del capofamiglia Camillo che si inventa ogni cosa per andare avanti, fino a mettersi nei guai.In contrapposizione Carmilina, moglie e madre amorosa, che crede alle superstizioni, e che ha fatto dell’onestà, un ideale irrinunciabile. La storia vuole anche essere una fotografia del quella fase storica di Napoli, che sospinta da una ventata di americanità, cercava di risorgere da anni bui e poco gratificanti, ma spesso senza riuscirci, poiché nel tentativo di sopravvivere, si continuava a vendere la propria dignità per pochi dollari. Ed è la fantasia, la virtù migliore dei vari personaggi della nostra storia, ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, in una Napoli liberata dalle truppe alleate.

Roberto Scognamiglio