Calcio: mezzo passo falso della Juve, la Roma a -1 dai bianconeri

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Soccer: Serie A; Juventus-InterNAPOLI- Nel posticipo della diciassettesima giornata di campionato di serie A, Juventus- Inter, la capolista inizia il 2015 commettendo un mezzo passo falso che le costa avere la Capitale alle calcagne: la Roma è a -1 dai bianconeri. Nei primi minuti il pressing ossessivo dei padroni di casa produce la rete di Tevez, ma l’Inter di Mancini sembra davvero tenere particolarmente a far bella figura con la Vecchia Signora. La partita cambia e i padroni di casa gestiscono male il vantaggio. Sembrano confusi e infelici, forse ancora delusi dalla cattiva sorte di Doha. Icardi è abile ad approfittarne al 64’chiudendo la storia sull’1-1. Podolski, giunto in prestito dall’Arsenal, festeggia dignitosamente il suo debutto in maglia neroblu.
La Roma si gode lo spettacolo comodamente seduta in poltrona: nella sfida delle 12,30 in casa dell’Udinese ha ormai già intascato i tre preziosi punti grazie al contestato gol di Astori al 17’. Non è certo una novità che la gol line technology sarebbe necessaria, tanto che la Figc vorrebbe approvarla entro il 2015, ma intanto il Presidente dell’Aia Nicchi preferisce i giudici di porta. E sembra lecito dunque che un infuriato Stramaccioni si chieda questi ultimi a cosa servano se poi accade che  Maresca veda una palla rimbalzare al di fuori della linea, dopo aver toccato la traversa, ma sia l’arbitro Guida a convalidare il gol. Oltre il danno la beffa perché i friuliani lamentano anche un rigore negato, che sarebbe nato da un intervento in area di Emanuelson.
Brutta Epifania per il Milan di Inzaghi che perde 2-1 in casa col Sassuolo. Gli emiliani giocano una partita intelligente grazie a un centrocampo folto. Eppure era stato Poli a sbloccare al 9’, ma un’amnesia difensiva rossonera permette a Sansone di pareggiare al 28’. I poveri diavoletti tentano e sfiorano più volte il vantaggio con Bonaventura e il neo-acquisto Cerci, ma il solito Zaza li beffa a sorpresa nella ripresa ed è crisi Milan.
Prima del fischio d’inizio Cesena e Napoli si stringono in un lungo applauso sulle note diQuando Quando, in ricordo di Pino Daniele, scomparso in modo prematuro la sera del 4 Gennaio. Ci provano subito di testa Brienza e Almeida, ma è impossibile competere con gli azzurri di Benitez, che giocando col lutto al braccio dedicano un emozionante poker all’amato artista: nel primo tempo le reti di Callejon (29’) e Higuain (41’); nella ripresa pasticcia Capelli che sembra regalare un autogol dalla paternità comunque di Hamsik; la doppietta di Higuain giunge al 72’. E al 75’ il gol della bandiera romagnola (Brienza).
Terminano 0-0 Chievo-Torino ed Empoli-Verona: i gialloblu dominano con Paloski, ma senza concretizzare. Il Toro inizialmente si affida a Quagliarella, ma poi intesa bene la partita, preferisce non rischiare nulla e difendere il pareggio. Al Castellani grandi illusorie giocate nel primo tempo, ma nel complesso match piuttosto povero sul piano emotivo. Talmente piatto da rimanere anche sulla stessa parità numerica dei giocatori: espulso prima Tonelli al 65’ per doppia ammonizione, poi Hallfredsson al 77’. Della serie “Che barba… che noia!”.
A Genova l’Atalanta sembrava aver chiuso il match con due importanti palle gol ( Zappacosta 37’; Moralez 49’). Ma in campo è difficile mantenere i nervi saldi e non commettere irregolarità da cui può nascere il calcio di rigore, magari tirato bene come fa Iago Falque al 51’. Moralez fallisce il 3-1 e si sa: gol mancato, gol subito. Sarà infatti Matri a regalare il pareggio al 68’.
Non combina certo più di Zeman il nuovo allenatore Zola, travolto da uno scatenato Palermo. Apre le danze al 6’ Morganella con un sinistro sporcato da Rossettini. Subito dopo Munoz, la doppietta del gioiellino Dybala (33’rig.; 72’) e la splendida rete di Barreto.
Il Parma supera il Cesena nel fondo della classifica, salendo a nove punti grazie a una dignitosa vittoria conquista  all’Artemio Franchi. Decide la rete di Costa all’11’. Gomez fallisce un importante rigore al 34’, scaturito da un fallo di De Ceglie su Cuadrado, che all’inizio del secondo tempo sbaglia clamorosamente su porta sguarnita. Non producono nulla le fantasie di Aquilani, chiamato a sopperire alle pesanti assenze viola. Espulsi Rodriguez e Savic, rispettivamente al 79’e all’86’, entrambi per doppio giallo. Ma Montella è uno tosto: non dispera e pensa già a come affrontare i siciliani, protagonisti di un’inaspettata goleada epifanica.
Nell’anticipo serale, eccezionalmente di lunedì, la Lazio sempre più dipendente dalle giocate di Anderson che quasi da solo divora la Samp. Sue infatti le due formidabili accelerazioni con assist e lo strepitoso esterno destro infilzato al 40’da una distanza di 25 mt. Solo due minuti prima era stato Parolo a rompere il ghiaccio. La partenza di Gabbiadini per  Napoli deve aver turbato i blucerchiati e reso il panettone indigesto. Non funziona il nuovo 4-3-1-2 e tantomeno le giocate di Eder e Okaka. La ripresa è tutta biancoceleste e al 66’Djordjevic sigla il meritato 3-0.

Nina Panariello