Calcio: la Juve vince nel recupero, ottima Roma. Occhi puntati su Samp Napoli

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Roma-Inter 4-2, spettacolo all'OlimpicoNAPOLI – Il fattore decisivo del Derby della Mole è il cuore e sembra averne messo pure troppo il Torino nel match dell’ aperitivo serale di domenica, seppure aggiudicandoselo la Juve.  È’ Vidal a sbloccare su calcio di rigore al 15’, ma gli uomini di Ventura lottano con unghia e denti tanto che il al meritato pareggio arriva dopo soli otto minuti ad opera di Peres. La partita si infiamma come solito nei derby e l’espulsione di Lichsteiner al 78’avrebbe potuto chiudere la faccenda, ma è una straordinaria “pirlata” al 93’ a far esplodere il Juventus Stadium.In serata la Roma risponde a voce alta infilzando ben quattro gol alla squadra di Mancini, espulso al 61’. Tra i migliori  uomini  giallorossi in campo Pjanic, autore di un’esilarante doppietta (60’;92’). Partecipano alla goleada anche Gervinho al 21’ e Holebas al 47’. I nerazzurri disputano comunque una dignitosa partita, pareggiando in ben due occasioni (Ranocchia 36’; Osvaldo 57’), ma in fondo Garcia aveva avvertito che la Roma sarebbe stata inarrestabile, attraverso le sue forse non troppo “velenose” dichiarazioni  circa i tre punti che la separano dalla capolista.
Due i pareggi a reti bianche della tredicesima giornata di campionato, uno tra Empoli e Atalanta, l’altro più rammaricante per i laziali, demotivati e inoffensivi contro un solidissimo Chievo, che invece ottiene il suo quarto risultato utile consecutivo.Dunque un match senza particolari emozioni vede comunque i biancocelesti protagonisti del campo ospite, specie nel primo tempo. Manca però la giocata individuale di Candreva, che forse avrebbe fatto la differenza. E può essere azzardato pretendere il gol da Klose, se lo si fa giocare solo negli ultimi dieci minuti. D’altronde neanche la carta Pellissier, giocata a metà secondo tempo riesce a rivelarsi vincente per i veronesi.Allo Stadio Castellani, trasferta vietata agli ospiti per ragioni di ordine pubblico, i toscani si mostrano da subito in ottima salute seppure è Denis a sfiorare il vantaggio nei primi minuti di gioco. Di lì in poi, Empoli sempre in attacco. Atalanta affidata esclusivamente al contropiede, purtroppo per Colantuono, costantemente troppo lento e inoffensivo, salvo pochissime occasioni. Sportiello quasi mai chiamato realmente in causa.
Poker fiorentino a Cagliari (M. Fernandez 17’, 55’; Gomez 70’; Cuadrado 74’), contro gli stessi sardi, protagonisti dell’eccezionale rimonta al San Paolo. Il bello del calcio, che è imprevedibile! Zeman rimasto impietrito in panchina, avrà molto da ridire ai suoi, colpevoli di aver sprecato troppe palle. Avrebbe forse cambiato le sorti del match il colpo di testa all’indietro di Rossettini, che però fallisce il pareggio nel primo tempo.Straordinaria inaspettata prestazione anche quella del Genoa che espugna il Cesena al Dino Manuzzi: brucianti i suoi primi 7 minuti che vedono affondare la rete bianconera prima con un rasoterra di Matri, poi con una magia di capitan Antonelli. I padroni di casa provano a reagire in due importanti occasioni. Al 30’ un vigile Leali para un rigore proprio all’autore del primo gol, che manca così l’occasione dello 0-3. Nessun problema. Ci pensa Volta al 44’ su autogol. Non serve ai romagnoli aver sostituito Coppola con Rodriguez  se poi un rigore concesso al 64’ regala una sfortunata traversa.I rossoneri vincono sull’Udinese, ma ancora non fanno dormire sonni tranquilli al Presidente, in settimana giunto a Milanello per la sua tredicesima visita. Dopo un inizio offensivo del solito Totò, è il Faraone in antitradizionale maglia gialla, a rendersi pericoloso per gli ospiti. Nessun affanno per entrambi i portieri, è nella ripresa che sale la pressione milanista, più volte vicina al vantaggio, così come aumenta la rabbia friuliana, che proclama animatamente un rigore. Quest’ultimo, ulteriore beffa udinese, concesso proprio al Milan al 64’per una trattenuta di Domizzi, espulso, ai danni di Honda. Lodevole Menez che non sbaglia dal dischetto. Anche i diavoletti restano in 10 al 71’ (espulso Essien), ma al 75’ la doppietta di Menez chiude la storia, anche se l’Udinese spinge fino alla fine.I rosaneri vincono con merito al Barbera anche se il Parma non gioca male, creando problemi ai siciliani, chiusisi pertanto a riccio, perfino nei 5 minuti finali di recupero. Gli uomini di Donadoni pagano non aver sfruttato al meglio i due corner concessi nel primo quarto d’ora. L’intraprendente Dybala, mai montato per le sue recenti brillanti prestazioni ne approfitta su calcio di punizione al 36. Infuriatosi Donadoni, è quasi immediata la reazione dei parmigiani con il primo gol in campionato di Palladino, su suggerimento di Cassano al 41’. Capitan Barreto non ci sta e mette una pezza al 72’, sorridendo poi della sua doppia ammonizione al 90’.Un’ingenuità certamente evitabile invece quella che provoca l’espulsione di Felipe e Donadoni diventa nero, in preda alla sua undicesima sconfitta consecutiva.
A Reggio Emilia un match caratterizzato dai numerosi falli di entrambi le maglie sembrerebbe favorire i concittadini di Giulietta, in vantaggio già dal settimo minuto con il gol di testa di Moras, su un prezioso corner. Giunge improvviso il pareggio del Sassuolo, targato Sansone, a pochissimi minuti dal rientro dagli spogliatoi. Cala decisamente il ritmo, ma non certo per Berardi che si inventa una magia a servizio di Taider, realizzata al 77’. ­Continua la serie di risultati positivi degli emiliani scaturita dal pareggio interno con la Juve. Questa sera chiude Sampdoria- Napoli.

Nina Panariello