Calcio: Juve a +5 sulla Roma, Napoli e Samp al terzo posto

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Soccer: Serie A; Juventus-Hellas VeronaNAPOLI – Nella 19esima giornata di campionato, ultima del girone d’andata, il Palermo ferma la Roma al Barbera. È sempre il solito Dybala, mancato nella tenebrosa Firenze dello scorso match, a portare i rosanero in vantaggio fin dai primi minuti di gioco. Questa volta addirittura al 2’: l’ingenuo Astorti forse non si era accorto del fischio d’inizio, Vàzquez sì , formidabile autore del vincente assist di testa per il suo giovane conterraneo. È  una squadra forte e sicura di sé quella messa in campo da Iachini. La Roma è irriconoscibile rispetto al derby di una settimana fa. Solo Destro, imperdibile pupillo di Garcia, sembra voler giocare ad alto livello ed è opera sua il pareggio a porta vuota del 54’. Errore siciliano punito dall’assist di testa di Strootman . L’esordio giallorosso di Verde non gode dei riflettori e forse non era il caso di lasciare Totti in panchina fino all’irrimediabile.
La Juventus capolista non manca di approfittare del mezzo passo falso della sfidante scudetto e travolge il Verona con un facile poker, come se non bastasse il 6-1 dello scorso giovedì in Coppa Italia. La vittoria che porta a +5 dalla Roma è resa da: Pogba 3’;  Tevez 7’,74’; Pereyra 66’. Sbigottiti gli ospiti che sul 2-0 mancano il minimo modo  di reagire.
All’Olimpico la Lazio incontra dei partenopei corti e cinici. Lo stesso mercato, che almeno in uscita Benitez ha di recente dichiarato chiuso, rispondendo alle pressioni dell’agente di Mertens, deve aver penalizzato in campo i biancocelesti, ancora poveri di quei rinforzi che forse occorrerebbero. Dopo un inizio match alquanto equo, al 18’ è blindato da Higuain che parte da destra con una bomba che quasi piega le mani di Berisha. Nei restanti 72 minuti l’unico brivido azzurro è la traversa di Parola al 30’. La carta Klose non accorcia le distanze e Callejon sfiora pure il raddoppio nel recupero finale. Non ci sta Pioli e polemizza a fine gara : «Sconfitta immeritata. Abbiamo giocato solo noi.Il Napoli ha sfruttato con fortuna l’unica occasione».
Dunque terzo posto aggiudicato dagli azzurri, ma raggiunti in contemporanea dalla Samp, incredibile sorpresa di questo campionato. Eppure Donadoni nel primo tempo sembrava aver ritrovato un po’ di ottimismo dalla Coppa Italia, affidandosi a San Nocerino, vecchio martire di Ventura, perché regalasse una miracolosa vittoria. A Parma si disputa un match piuttosto vivace tra due squadre che provano ad evitare il pareggio come la peste. Sarebbe in fondo inutile ad entrambe, per motivi di classifica. La partenza di Gabbiadini non deve aver fatto poi così male ai blucerchiati: uno scatenato Bergessio dopo aver sfiorato una rissa con Lucarelli per un rigore negato, si fa perdonare da Mihajlovic con uno splendido gol al 54’. Al 71’ una conclusione sporca è ribadita in rete da Soriano e il Parma sprofonda a soli nove punti.
Sono ben lontani i tempi quando i diavoletti rossoneri infiammavano il San Siro. Il Milan, lento, pasticcione e distratto, somiglia ormai più  allo sciagurato Egidio dei Promessi Sposi, colpevole delle proprie sventure. I bergamaschi pericolosi in contropiede con Denis, autore della vittoria (33’) dell’Atalanta, e Moralez. Nella ripresa tenta tutto Pazzini, ma  un ex pazzo ormai innocuo per gli avversari. La disperazione di Inzaghi produce la sua espulsione all’80’e il match si conclude con i fischi assordanti che piovono dagli spalti del Meazza.
A Verona il Chievo subisce una dolorosa inaspettata sconfitta dalla Fiorentina. Montella prova a smaltire la collera procuratagli in settimana dal caso Gomez e ci riesce nel migliore dei modi. Paloski ha i suoi occhi puntati addosso: richiesto dall’allenatore napoletano  in cambio di El Hamdaoui ed Hegazy, si imbarazza e non conclude mai in porta. Lo fa al suo posto l’avversario Gonzalo Rodriguez (35’). L’irriducibile Pellissier pareggia al 72’ e tenta pure il raddoppio, ma Babacar sorprende al 94’e i viola volano a 30 punti.
È pesante anche la vittoria del Torino contro il Cesena. E’il caso di definire “toro loco”quello visto al Dino Manuzzi, stadio rinnovato dalle migliori condizioni di accoglimento (Curva Mare senza barriere). Perfetto uomo rigorista Brienza, non sbaglia dal dischetto né al 43’ne all’84’. Benassi e Quagliarella avevano portato i granata in vantaggio in soli due minuti( 19; 21’), ma la standing ovation è tutta per l’indemoniato Maxi Lopez, che attende l’uscita di Leali e insacca all’87’.
L’Inter pareggia a reti bianche contro l’Empoli che ottiene il 4° 0-0 casalingo: i toscani erano scesi in campo di buonumore per l’affare Saponara strappato con un piccolo sforzo alla concorrenza del Sassuolo. Senza dubbio di maggiore personalità i padroni di casa rispetto agli impacciati nerazzurri che si affidano nel finale all’esordio di Shaqiri, ma il risultato non cambia.
Pareggiano anche il Sassuolo a Genoa e il Cagliari a Udinese, rispettivamente 3-3 e 2-2. Entrambi i mach risolti con un rigore nei minuti finali.
Gasperini è costretto a fare a meno di De Maio, Perotti, Marchese, Matri e Tino Costa, ma ritrova la doppietta di Fetfatzidis (53’;92’rig.) e la rete di Falque al 24’. Lo spogliatoio emiliano è alquanto cresciuto se si considerano i minor punti in classifica dello scorso anno, ma ancora non trovano la ricetta giusta per non subire gol nel finale. In compenso il Sassuolo può consolarsi della splendida doppietta  di Berardi (19’rig.;70’) e  dell’insolita rete di Missiroli (49’).
A Udine poche emozioni per tutto il primo tempo in cui i bianconeri non tirano quasi mai in porta e Pedro ne approfitta al 40’. Nell’intervallo Stramaccioni pare offrire un caffè molto ristretto ai suoi allievi, tanto che nella ripresa segnano 2 gol in soli 2 minuti (Allam 55’; Thereau 57’). I sardi di Zola non demordono e al 91’ Avelar regala il sospirato punto, beffando gli increduli friulani.

Nina Panariello

(Foto: Ansa)