Calcio, Conte: la fine di un amore

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conteNAPOLI – Quando siamo alla fine di un amore piangerà soltanto un cuore, quello dei tifosi bianconeri, perché l’altro se ne andrà. Ebbene sì, l’altro in questione è proprio Conte, che ha improvvisamente detto addio alla Juventus. Ora che l’allenatore sta pensando ai suoi domani, lontano dal club in cui non si sente più motivato, sono bagnate le mani di numerosi juventini: sono lacrime d’amor.

Sin dall’11 settembre 2011, infatti, in cui ricorreva il decennale dell’orribile attentato alle Torri Gemelle, l’ottimo esordio di Antonio Conte sulla panchina del Juventus Stadium ( 4-1 contro il Parma), aveva fatto scoprire anche nei giovanissimi tifosi della vecchia Signora un affettuoso legame con il tecnico pugliese.

Un sentimento trasmesso da padri e nonni attraverso i racconti delle giocate dell’ex centrocampista juventino che, lanciato da Trapattoni nella squadra bianconera, nell’era di Lippi ha vinto ben 5 campionati italiani, una Champions League, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea.

Tredici brillanti stagioni, dal 1991 al 2004, che hanno così consentito a Conte di occupare un posto importante nel cuore dei tifosi, seppure le sue qualità di giocatore non fossero comparabili a quelle di Alessandro Del Piero, al quale cedette la fascia di capitano nella stagione 2001-2002.

Vincitore del Premio Maestrelli, a marzo 2012, precedendo in classifica i colleghi Guidolin e Mazzarri, sulla panchina bianco-nera, Conte ha vinto 3 scudetti consecutivi, consacrandosi l’unico allenatore dal dopoguerra ad aver raggiunto questo risultato. Arricchiscono il suo curriculum una contestatissima Supercoppa italiana vinta contro il Napoli nell’agosto del 2012 e l’anno dopo ancora, stavolta in un’atmosfera meno tesa, battendo la Lazio all’Olimpico di Roma.

Conclusa la trascorsa stagione con 102 punti in campionato, l’eliminazione juventina dal Benfica alle recenti semifinali di Europa League, aveva forse lasciato l’amaro in bocca al tecnico di origini leccesi.Tanto che due giorni fa ha comunicato ai microfoni di Juventus Channell la sua sorprendente decisione di lasciare il timone della imponente e prestigiosa nave italiana, che però naviga a fatica in acque europee.

Alla base del congedo di Conte dal club bianconero ci sarebbe la negligenza di Agnelli alle sue indispensabili richieste di mercato: Cuadrado e Sanchez e la quasi certezza di perdere altrettanti giocatori preziosi come Vidal, vicinissimo al Manchester United, e Pogba. Difficile per Conte affrontare una nuova stagione raccogliendo i frutti di un ennesimo “mercato intelligente”; l’eccessiva pressione dei tifosi che scalpitano per un trofeo europeo, avrebbero contribuito a maturare la decisione dell’ambizioso tecnico.

Alcune voci indiscrete però attribuirebbero la fine dell’amore col club bianconero a un mancato accordo sul prolungamento del contratto: 5 milioni a stagione fino al 2017. Richiesta quella di Conte, forse da non giudicare tanto esosa considerando gli eccellenti risultati ottenuti dall’allenatore e le tasche non così piccole del club torinese.

Intanto in casa Juve si guarda già all’imminente futuro. Pertanto nelle scorse ore, Beppe Marotta ha già introdotto Massimiliano Allegri nella sala stampa del Juventus Stadium , presentandolo appunto come nuovo allenatore.

«Sono pronto a conquistare i tifosi scettici», queste le sue prime dichiarazioni, dunque Allegri sarebbe allegro di ritrovare in squadra il maestro delle punizioni, Andrea Pirlo, che però ad ora non sembra affatto ricambiare l’entusiasmo.

Nina Panariello