Calcio, caos in casa Inter

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addio (2)MILANO – Doveva essere un giovedì tranquillo in casa Inter, una giornata in cui si doveva pensare solo alla partita della squadra nerazzura impegnata  in Europa League. Invece non è stato cosi’, nel pomeriggio ecco la clamorosa decisione: Massimo Moratti lascia la carica di presidente onorario dell’Inter.
Una svolta inaspettata, tifosi e rappresentati del club sono rimasti sorpresi da questa decisione. Insieme a lui lasciano anche il figlio Angelo Mario Moratti, l’uomo dei conti  Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto, questi  ultimi tre presenti nel Cda presieduto da Thohir e i suoi soci. Ora ci sono tre posti liberi e per questo è stato necessario  convocare una nuova assemblea  che sarà svolta presto per nominare altri tre  nuovi membri.
Ma come mai Moratti ha deciso di dare le dimissioni? L’ex azionista di maggioranza da tempo non condivideva a pieno  le decisioni del nuovo presidente Thohir che  da un anno  dall’insediamento del club  ha licenziato molti uomini della vecchia gestione a partire da Marco  Branca, per poi passare al medico Combi e il team manager Ivan Cordoba. Poi tutto il personale della vecchia società, inserendo suoi uomini fidati, fino ad arrivare ai mancati rinnovi dei vari Zanetti, che voleva continuare a giocare ancora un anno ma che per amore dell’Inter ha accettato la decisione della nuova proprietà, Milito, Samuel e poi infine Cambiasso, tutti giocatori molto stimati dall’ex patron neroazzurro. Altri due motivi  sono stati stato il rinnovo del contratto fino al 2016 dell’allenatore Walter Mazzarri, scelto da lui quando ancora era a capo della società, e la firma con il nuovo sponsor Infront, considerato da lui molto vicino al Milan.
Hanno inciso, e parecchio, anche le parole del nuovo amministratore delegato Bolingbrok che, durante la conferenza post Cda, ha criticato le spese folli della passata gestione.  La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le parole nella conferenza pre-partita di Mazzarri . L’allenatore toscano ha risposto in maniera seccata al suo ex datore di lavoro, che lunedi aveva rilasciato queste dichiarazioni: Mazzarri è una persona seria, ma vediamo. Il calcio è pragmatico, dipende dai risultati e dai miglioramenti. È sempre la prossima partita quella che conta, finché rimane il pensiero o il progetto di crescita va bene. Se questa situazione dovesse decrescere allora lo vedo nei guai”. Massimo Moratti lascia dopo quasi 20 anni, ma continuerà ad essere proprietario del 30% delle quote, che molto probabilmente verranno divise in parti uguali tra i due figli, Angelo e Giovanni.

Roberto Scognamiglio