Bankitalia: la ricchezza delle famiglie italiane

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Lo scenario economico delle famiglie italiane rivelato dai dati di Banca d’Italia sembra consentire di immaginare spiragli di ripresa in un contesto che continua ad essere di recessione.
Secondo  i numeri del supplemento al Bollettino statistico Bankitalia, le famiglie italiane nel 2011 hanno diminuito la propria ricchezza del 5,8 percento rispetto al 2007.
Non stupisce che il picco della ricchezza delle famiglie italiane sia da individuarsi nel 2007 e che il calo quindi cominci a partire dal2008, l’anno dell’inizio della crisi economica. Come noto, è nel biennio 2009-2010 che l’Italia manifesta palesemente la difficoltà di reggere alla crisi dopo aver resistito nel 2008 anche meglio di molti stati europei.
Il calo dal 2010 al 2011 è stato del 3,4 percento il che lascia immaginare che la decrescita stia rallentando. Tale scenario sembrerebbe confermato dalle stime preliminari secondo cui  il calo nel 2012, rispetto all’anno precedente, è stato solo dello 0,5 percento considerato solo il primo semestre.
Gli indicatori della Banca d’Italia confermano un aspetto dell’economia italiana già noto in passato a più riprese: la ricchezza italiana «è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione». Nel 2010, infatti, il 10 percento delle famiglie ricche detiene il 45,9 percento della ricchezza nazionale.
Proprio come prima della crisi le famiglie italiane continuano ad investire sugli immobili: più di 5mila miliardi di euro (su 8mila miliardi di ricchezza totale) sono investiti nel settore delle case.
Tornano, infine, a crescere i Bot che hanno raggiunto i livelli del 2009.
Secondo la ricerca della Banca d’Italia, dunque, le famiglie italiane hanno «un’elevata ricchezza netta» e risultano essere «relativamente poco indebitate

Alessio Buonomo

(Fonte foto: web)