Argonauti: Giasone e Medea

Teatri di PietraNAPOLI – Il suggestivo sito archeologico di Villa Imperiale Pausilypon ospiterà, domenica 3 agosto 2014 alle ore 21.30 lo spettacolo Argonauti – Giasone e Medea tratto da Apollonio Rodio, Valerio Flacco, Euripide e Strabone, con drammaturgia di Maurizio Donadoni e regia e coreografia di Aurelio Gatti.
Fanno parte del cast gli attori Carlotta Bruni, Benedetta Capanna, Stefano Fardelli, Rosa Merlino Gipeto, Maurizio Donadoni, Cinzia Maccagnano.
L’opera, che sposa teatro, musica e danza, sarà rappresentata nell’ambito della XV Edizione di Teatri di Pietra Campania 2014, la rassegna, che vede protagonista anche l’antico Anfiteatro Campano a Santa Maria Capua Vetere, è dedicata ai grandi temi classici del Mediterraneo e ha come fine la promozione e valorizzazione dei luoghi di interesse storico e delle risorse culturali.
Teatri di Pietra Campania è curata e realizzata da CapuAntica Festival con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. È stata inaugurata lo scorso 8 luglio e proseguirà fino all’8 agosto, mettendo in scena spettacoli con grandi artisti tra cui Rossella Brescia, Vanessa Gravina, Ernesto Lama, Debora Caprioglio, Maurizio Donadoni, Sebastiano Tringali, Pamela Villoresi, Mariangela D’Abbraccio e Giuseppe Pambieri.
La spedizione degli Argonauti è una delle più affascinanti epopee della mitologia greca. Il tema avventuroso del viaggio sulla nave Argo si intreccia con quello della storia d’amore tra Giasone e Medea, una donna dotata di straordinari poteri magici.
Sullo sfondo agiscono eroi come Orfeo, Ercole, Castore, Polluce e divinità, tra insidie mortali, mostri e prodigi. È un viaggio inesplicabile ma anche onirico e visionario, attraverso il quale gli Argonauti raggiungeranno il fondo della loro anima mettendo in discussione le proprie certezze.
Lo spettacolo inizia con un’immensa folla che saluta la nave Argo che sta salpando. Orfeo leva in alto il suo canto, accompagnando il ritmo dei remi, che tagliano le onde azzurre del mare, mentre la nave si allontana dalla spiaggia. Giasone appare quando la polvere e il fumo cominciano a diradarsi, scarmigliato e lucido di sudore.
La vicenda di Medea, figlia del re Eeta – a sua volta figlio del Sole – e di Ecate, la dea dell’oltretomba, ha un ruolo di rilievo nello spettacolo teatrale. Innamoratasi di Giasone, tradisce il suo popolo nell’aiutare l’amato a superare la prova che gli consente di impossessarsi del sacro vello. Poi fugge con lui, macchiandosi anche di omicidio per coronare il suo sogno d’amore, e aiutando gli Argonauti a sventare ogni pericolo con le sue arti magiche.
Quando la nave Argo approda sulle coste elleniche, gli Argonauti comprendono di portare con sé doni ben più grandi del prezioso vello, quali la coscienza dell’essere e la conoscenza dell’ignoto. Infatti, le avventure e le peripezie vissute li hanno coinvolti in situazioni imprevedibili, proiettandoli in mondi sconosciuti a contatto con civiltà ignote, dai costumi e dalle idee spesso diverse o opposte alle loro.
Una lettura che si pone anche come rappresentazione simbolica dell’incontro tra due culture diverse: da una parte il mondo arcaico, irrazionale e magico di Medea; dall’altra il mondo moderno, razionale e laico di Giasone.
Questi due mondi, agli antipodi fra loro, sono destinati a non incontrasi mai, condannati ad un conflitto insanabile.
L’ingresso per lo spettacolo Argonauti – Giasone e Medea Napoli a Villa Imperiale Pausilypon è dalla Grotta di Seiano di via Coroglio alle 21; costo del biglietto 12 euro (intero), 10 euro (ridotto)
Per maggiori informazioni e prenotazioni: numero verde 800024060;
info@capuanticafestival.it  o alle biglietterie del sito archeologico o prevendite abituali

 Tiziana Muselli