Appello contro la medicalizzazione dei bambini

PALERMO – L’APEI (Associazione Educatori e Pedagogisti  Italiani) lancia un preoccupato allarme al mondo delle professioni educative che in questi ultimi decenni, ha visto un pericoloso arretramento culturale e che ha causato l’esplodere degli approcci clinici-farmacologici. Il numero di minori che negli USA supera gli 11 milioni e un decimo dei bambini statunitensi presentano diagnosi di iperattività, con un giro di affari per l’unica molecola usata  (metilfenidato, nome commerciale Ritalin®) di due miliardi di $ USA
Tale approccio ha già causato disastrosi danni esistenziali alla “Medication Generation” americana. Siamo ancora in tempo per educare i nostri giovani ad utilizzare le loro risorse personali per affrontare i problemi che la vita ci pone davanti, magari con genitori formati ad educarli, con una scuola che ritorni all’uomo e ad i suoi valori, e non alle tre I.
«Il dubbio che sorge – ha dichiarato Alessandro Prisciandaro, presidente nazionale Apei, è che non sia il farmaco a curare l’iperattività, ma che l’iperattività sia utilizzata come la base per foraggiare il mercato dei farmaci.
Una società che educa ai valori costitutivi della persona – continua Prisciandaro –  eviterebbe il falso mito della pillola che da la felicità. I nostri giovani  non sono malati, depressi, iperattivi e disattenti!! Sono semplicemente giovani e vanno rispettati in tutte le loro fasi evolutive, vanno educati con la scienza che è loro propria: la Pedagogia».
Occorre che gli educatori tornino nelle strade, nelle scuole, nella famiglia, nei servizi. Troppo spesso sono sostituiti da operatori con le più inadatte qualifiche, come psicologi e/o assistenti sociali. Eliminare la Pedagogia e il lungo e faticoso lavoro educativo, significa non solo scegliere di consegnare i nostri figli in mano alle multinazionali del farmaco, ma soprattutto renderli farmaco-dipendenti e diseducati ai conflitti, all’affettività, alle relazioni umane e alla famiglia.
Apei (www.apei.it) è una associazione nazionale impegnata nella difesa della pedagogia e dei suoi professionisti, gli educatori e i pedagogisti. L’Apei nasce nel 2007 dall’esperienza di Pedagogistionline, uno spazio di confronto tra laureati in scienze dell’educazione fondato nei primi anni 2000. Oggi l’Apei, presieduta da Alessandro Prisciandaro, sta lavorando alla diffusione della cultura pedagogica e degli studi di consulenza pedagogica come alternativa alla medicalizzazione, soprattutto nel mondo dell’infanzia.

Comunicato stampa