Alberto Angela: un libro per un restauro

Alberto_Angela_presentazionePOMPEI (NAPOLI) – Alberto Angela, noto divulgatore scientifico e giornalista, devolverà una parte dei proventi ricavati dalla vendita del suo libro “I tre giorni di Pompei – 23-25 ottobre 79 d.C.: ora per ora. La più grande tragedia dell’antichità” insieme con l’editore per contribuire al restauro dell’affresco dell’Adone ferito della domus pompeiana del sito archeologico.
Il volume, edito da Rizzoli, è stato presentato dall’autore lo scorso 8 gennaio 2015, accolto da un pubblico caloroso all’Auditorium degli scavi.
Angela narra, alla luce di lunghi e recenti studi, gli ultimi giorni che segnarono il tragico destino dell’antica cittadina attraverso i suoi abitanti. Ne nasce un’appassionante racconto che coniuga una poetica narrazione con il dettaglio scientifico.

L'affresco dell'Adone
L’affresco dell’Adone

Il dipinto dell’Adone ferito, presente nel peristilio dell’abitazione, appartiene al cosiddetto IV stile della pittura parietale pompeiana e rappresenta la scena della morte di Adone, ferito alla gamba sinistra, che si abbandona tra le braccia di Afrodite. Intorno a lui alcuni Amorini cercano di lenire il suo dolore, mentre una divinità locale osserva con compassione i due amanti prossimi al distacco. Ai margini dell’affresco appaiono due coppie di amanti che sembrano partecipare alla tragicità della scena.
Il dipinto sarà restaurato anche con i fondi ordinari della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia. Il suo ripristino andrà a integrare gli altri interventi sugli apparti decorativi di tutta la domus, per consentirne la futura riapertura al pubblico.
La casa dell’Adone ferito, sulla via di Mercurio, fu portata alla luce tra il 1838 e il 1839 ed è anche nota come casa di Ermafrodito, in riferimento all’affresco del III-IV stile che raffigura la divinità nell’atto di adornarsi.
Il primitivo impianto dell’edificio, invece, risale all’età sannitica conservando ancora le decorazioni del I stile.
Il Soprintendente Massimo Osanna ha dichiarato: «Non posso che plaudire all’impegno di divulgazione e conoscenza che Angela con la sua attività e il suo libro sta operando, ma anche alla scelta dell’autore e dell’editore di destinare una parte degli introiti delle vendite al restauro di un affresco di Pompei. È decisamente uno degli esempi di collaborazione pubblico-privata che più auspichiamo, capaci di coniugare interventi di salvaguardia con la promozione e la diffusione della conoscenza di uno dei siti archeologici più importanti al mondo».

Tiziana Muselli