Addio, Giorgio …

Addio, Giorgio ...TORINO – Giorgio Faletti ci ha lasciato per sempre: si è spento a 63 anni stamattina  nel reparto di radioterapia dell’ospedale Molinette, ove era ricoverato per una grave malattia che lo accompagnava da tempo.
Si è spento nel più totale silenzio con la consueta discrezione che accompagna chi è affetto da certi mali.
Faletti è sempre stato un artista a tutto campo, geniale, eclettico … Per un periodo fu persino pilota di rally!
Cominciò la sua carriera come cabarettista per poi diventare anche cantante, attore e scrittore.
Giorgio nacque ad Asti il 25 novembre 1950; i suoi esordi nel mondo dello spettacolo risalgono al tempo della gavetta al teatro cabaret Derby di Milano, ove nei primi anni ’80 hanno esordito tanti altri celebri attori del calibro di Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi e Paolo Rossi.
Come molti altri artisti dell’epoca il suo successo fu decretato dalla partecipazione allo storico programma televisivo Drive In, ideato da Antonio Ricci, il format che portò il cabaret in televisione.
Dopo aver proseguito la carriera televisiva prendendo parte ad altri show come Fantastico e Stasera mi butto, Giorgio, da sempre appassionato di musica, decise di intraprendere la carriera di cantante incidendo diversi album di cui scriveva la maggior parte dei testi; va ricordata la fortunata e pluripremiata canzone Signor tenente, toccante brano ispirato alle stragi mafiose dei primi anni ’90, che si aggiudicò il secondo posto al festival di Sanremo nel 1994.
Scrisse anche diverse canzoni per altri cantanti, come Angelo Branduardi: furono suoi quasi tutti i testi dell’album Il dito e la luna (1998), tra cui spiccava il singolo Il giocatore di biliardo, e per Fiordaliso nell’album Camminando camminando (1996).
Come attore va ricordata la sua interpretazione nel film Notte prima degli esami di Fausto Brizzi, nella parte del professore di Nicolas Vaporidis.
Ma è soprattutto da scrittore che Faletti scoprì la sua maggior vena creativa, pubblicando nel 2002 il fortunato romanzo giallo Io uccido, che divenne uno dei più grandi best seller italiani di tutti i tempi, con 4 milioni di copie vendute.
Il medesimo successo lo ottennero le successive pubblicazioni, come Niente di vero tranne che gli occhi del 2004 e Fuori da un evidente destino del 2006, che confermarono col suo notevole e originale stile di scrittura il successo di pubblico e critica.
Nonostante fosse riuscito a superare un ictus che lo colpì alla fine del 2002, Giorgio Faletti infine s’è dovuto arrendere al brutto male che lo accompagnava negli ultimi anni, a causa del quale ha dovuto cancellare tutti i suoi impegni più recenti.
Tutti i colleghi e amici ricordano Giorgio per la sua straordinaria creatività, versatilità artistica e bontà d’animo, un artista proveniente dalla gavetta di una mitica e irripetibile epoca.
La sua scomparsa lascerà sicuramente un grande vuoto in tutti noi, non solo nel mondo dell’arte e dello spettacolo.

Francesco Bartiromo