70 anni da quel 25 aprile

25_aprile25 aprile 1945: la vittoria della vita sulla morte, della libertà sull’oppressione. Fu la fine di anni di tirannide e di crimini, di negazione dei diritti umani e di violenze. In questo giorno ricorre l’anniversario della liberazione d’Italia dall’occupazione tedesca e dal regime fascista da parte della Resistenza partigiana, che segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Le città di Milano e Torino furono liberate proprio in questa data, assurta poi a simbolo di liberazione di tutto il Paese. Infatti diverse città del centro-nord erano ancora occupate dai tedeschi e moltissimi partigiani insorsero vincendo le forze nemiche.
La Resistenza era formata da migliaia di uomini e donne di diversa estrazione socio-culturale e politica, ma uniti dalla volontà di lottare per la democrazia, il rispetto della libertà individuale e l’uguaglianza.  Il Comitato di Liberazione Nazionale  – costituito dai membri dei principali partiti e movimenti antifascisti italiani, tra cui Sandro Pertini – invitò all’insurrezione generale.
Il CLN fece anche girare un telegramma a Torino dalla frase criptata «Aldo dice ventisei per uno». “Ventisei” stava per 26 aprile e “uno” si riferiva all’ora decisa per l’inizio dei combattimenti.
Il 25 aprile invece Sandro Pertini lanciò un appello radiofonico ai milanesi: «Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire».
Le fabbriche furono occupate e la tipografia del “Corriere della Sera” fu usata per stampare i primi fogli che annunciavano la vittoria. Il CLN inoltre assunse poteri civili e militari in nome del popolo italiano decretando anche la condanna a morte di tutti i gerarchi fascisti. Anche Mussolini, in fuga verso Como con Claretta Petacci, fu arrestato ed in seguito fucilato.
Tutta l’Italia settentrionale fu poi liberata, ma la guerra terminò il 3 maggio con “La resa di Caserta” firmata il 29 aprile 1945 con cui si arresero le forze nazifasciste. Furono giorni importanti per la storia del nostro Paese che ne segnarono la svolta militare e politica. In seguito si posero le basi per la costruzione di un nuovo Stato Italiano.
Tutti gli italiani – per la prima volta, anche le donne – il 2 giugno 1946 votarono per il referendum sulla scelta tra repubblica e monarchia. Venne così costituita la Repubblica Italiana fondata sulla democrazia e sul riconoscimento dei diritti umani. Nel 1948 venne emanata la Costituzione.
Il decreto n. 185 del 22 aprile 1946 istituì il 25 aprile come festa nazionale limitatamente a quell’anno, mentre la legge n. 260 del 27 maggio 1949 lo istituì come festività perenne.
Quest’anno ricorre il 70esimo Anniversario della Liberazione.
Il 25 aprile viene celebrato in quasi tutte le città italiane con varie manifestazioni per rinnovare la memoria e l’identità nazionale italiana. Vengono deposti omaggi floreali ai maggiori monumenti dedicati ai caduti civili e partigiani e si tengono eventi celebrativi.

Tiziana Muselli